Mutui, “casa non si tocca”: protesta M5S, caos alla Camera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2016 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Protesta nell’Aula della Camera dei deputati M5S sulle norme sui mutui durante il question time in diretta tv. Mentre il governo si accingeva a rispondere ad una interrogazione, i deputati M5S hanno innalzato striscioni con la scritta “la casa non si tocca” che hanno sventolato fin sotto il banco della presidenza. Il vicepresidente Luigi Di Maio ha richiamato all’ordine diversi deputati, poi ha espulso il deputato Bianchi ed ha sospeso la seduta.

Sono tre i deputati M5s espulsi dall’Aula dal vicepresidente Luigi Di Maio per aver portato uno striscione contro la norma sui mutui davanti al banco della presidenza. Il “cartellino rosso” è scattato per Marco Brugnerotto, Ivan Della Valle e Nicola Bianchi. Tutti e tre non potranno rientrare in Aula nella seduta. Anche Emanuele Fiano del Pd è stato espulso dall’Aula. Mentre il capogruppo del Pd Ettore Rosato contestava l’atteggiamento del M5S in Aula ed in commissione sui mutui, Fiano, mentre i Cinque Stelle urlavano, è andato sotto il banco della presidenza a protestare. Al terzo richiamo, per lui è scattata l’espulsione. La seduta è ora sospesa.

“Con questa riforma, il Bomba consente alle banche di vendere con facilità le case dei cittadini anche dopo aver applicato interessi usurari. E senza che il giudice possa bloccare l’abuso. Eurocrazie e governo stanno assaltando il cuore del nostro patrimonio. Noi non ci stiamo. Non possiamo accettarlo. E faremo di tutto per evitarlo”, hanno scritto i deputati M5s sul blog di Beppe Grillo dove lanciano la mobilitazione via Twitter:

“La maggior parte dei media di regime stanno in silenzio, fatti sentire con un messaggio su Twitter con l’hashtag #LaCasaNonSiTocca e condividi questo post sulla tua pagina Facebook. Il web ancora non possono controllarlo”.

Anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, attacca il Governo sulla questione casa:

“La norma che favorisce la requisizione delle case da parte delle banche va rivista. È ovvio che i mutui vanno pagati ma chi è in già forte difficoltà non deve essere vittima di norme ancora più semplici e automatiche che lo sbatterebbero in mezzo a una strada. È assurdo vedere banche generose con imprenditori e speculatori che non restituiscono i soldi e poi severissime nei confronti di famiglie che faticano a pagare il mutuo. Si sta ipotizzando una bad bank per concentrare tutti i crediti che le banche non riescono a incassare. Questa ingiustizia creditizia non può essere tollerata”.

 

Il governo “è disponibilissimo” ad apportare correzioni al decreto attuativo della direttiva europea sui mutui. Ha detto invece il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, lasciando la sala del governo alla Camera dove era in corso una riunione sul tema. Il decreto “potrebbe essere corretto cambiando il riferimento alle sette rate con un riferimento ad archi temporali”. Bisogna poi chiarire che le nuove norme non sono retroattive e intervenire sui criteri di nomina del perito “che dovrà essere super partes”.