Napoli, bancarotta fraudolenta: chiesti gli arresti per il senatore Pdl Nespoli

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

Vincenzo Nespoli

Bancarotta fraudolenta: con quest’accusa i pubblici ministeri John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, hanno chiesto l’arresto del senatore Pdl, nonchè sindaco di Afragola, Vincenzo Nespoli.

Il gip Alessandro Buccino Grimaldi ha emesso l’ordinanza, ora dovrà ottenere l’autorizzazione all’arresto da parte del Senato. L’accusa rivolta a Nespoli è di bancarotta fraudolenta e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Al centro della vicenda il fallimento della società di vigilanza «La Gazzella» di Afragola, gravata da un passivo di 25 milioni di euro.

Secondo l’accusa, gli amministratori della società dirottavano i contributi dei dipendenti verso una speculazione edilizia nell’area di Afragola. Secondo i pm Nespoli sarebbe il padrone “occulto” dell’azienda: «era il titolare di fatto attraverso un prestanome – scrivono i pm – e l’utilizzo della stessa ai fini di arricchimento personale e di acquisizione di consenso elettorale nonché diverse condotte di distrazione di somme raccolte dai clienti con conseguente occultamento e falsificazione della documentazione contabile e societaria».

Tra gli indagati vi sono l’amministore della «Gazzella», un consigliere comunale, l’autista e il nipote del sindaco, un imprenditore ed un commercialista. Nell’inchiesta, c’è anche un filone che riguarda la corruzione elettorale: posti di lavoro venivano offerti in cambio di voti, ma il reato è prescritto.

Solidarietà al senatore Nespoli è arrivata dai senatori Pdl Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri: «Esprimiamo al senatore Nespoli la nostra solidarietà non facendoci influenzare da un clima giustizialista che invece affascina e coinvolge alcuni amici del PdL. Non si capisce perchè a Nespoli debbano essere inflitti gli arresti domiciliari se non per marcare davanti all’opinione pubblica il ricorso ad un provvedimento di privazione della libertà».