Napolitano: “Autentica follia negare la cittadinanza ai bambini”

Pubblicato il 22 Novembre 2011 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano (Lapresse)

ROMA – E’ una follia negare la cittadinanza ai bambini: lo ha sostenuto il Capo dello Stato facendo pesare la sua autorevolezza sul delicato tema dell’immigrazione. ”Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione”: sono le parole che Giorgio Napolitano ha voluto esprimere di fronte a una delegazione delle chiese evangeliche ricevuta al Quirinale.

Solo una settimana fa Napolitano aveva ribadito il concetto durante un colloquio con una rappresentanza dei “nuovi cittadini italiani”. Con l’insediamento del nuovo governo il Presidente confida che anche il Parlamento riprenda in mano la questione, anche alla luce del ruolo non più decisivo della Lega Nord, strenuamente contraria a qualsiasi “regolarizzazione facile”. Il presidente della Repubblica si è fatto quindi portavoce di un’istanza che attraversa trasversalmente la politica italiana per superare l’anacronismo della prevalenza dello “ius sanguinis” sullo “ius soli” (sangue contro suolo). Attualmente nascere in Italia non garantisce l’automatica assegnazione della cittadinanza e nemmeno aver frequentato tutte le scuole dell’obbligo: un esempio significativo è quello del calciatore Mario Balotelli che, pur essendo vissuto nel nostro paese ma essendo nato da genitori ghanesi, ha dovuto aspettare il compimento dei 18 anni prima di poter vestire la maglia azzurra.

Sulla questione si era speso già un paio di anni fa il presidente della Camera Gianfranco Fini, durante una festa del Pdl in cui ancora militava. Fu considerato uno strappo, un’apertura non pienamente digeribile per gli alleati al Governo: “È motivo di eresia pensare che chi non nasce in Italia, magari dopo aver frequentato un intero ciclo scolastico nel nostro Paese, diventi cittadino italiano prima della maggiore età? Ho forse perso la testa? Sono diventato di sinistra – ha detto – a pensare che non solo chi nasce in Italia può diventare cittadino prima di 18 anni?” Ora, soprattutto con la nomina di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, a ministro della Cooperazione internazionale e dell’integrazione sociale, Napolitano confida “nella possibilità di riprendere le politiche di integrazione che hanno uno sviluppo ormai lontano”.