Napolitano: intervista nuova, polemiche nuove. Nel centrodestra lo difende solo Bossi

Pubblicato il 14 Agosto 2010 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

La nuova intervista di Giorgio Napolitano al Corriere della Sera, successiva a quella in cui ha preso posizione contro Silvio Berlusconi sulle elezioni anticipate, riaccende le dichiarazioni polemiche nel centrodestra contro il Presidente della Repubblica.

Bossi: “Stimo Napolitano”. Fuori dal coro, come da tradizione è il  leader della Lega Nord Umberto Bossi che, in un intervento precedente alla seconda dichiarazione di Napolitano,  aveva rinnovato ancora una volta la sua stima al presidente della Repubblica:  ”Stimo il presidente.  So che non farebbe niente per mettersi contro la volontà  popolare, tanto non serve a niente mettere assieme cose che non stanno assieme”.

Secondo il segretario della Lega, il presidente della Repubblica non e’ di parte. ”Avra’ un po’ paura anche lui – ha osservato – di restare solo con i partiti che si squagliano. Dovrebbe chiamare tutti e cercare di fare l’impossibile per trovare delle alleanze”. ”Se sono possibili – ha aggiunto – mi sembra giusto. Poi però deve parlare con i partiti, sentire se l’alleanza c’è  e se può tenere per due o tre anni”.

Bondi: “Non difese Berlusconi sulle escort”. Decisamente diversa la valutazione di un altro ministro, il titolare dei Beni culturali Sandro Bondi  secondo cui ‘è sorprendente che, in riferimento a vere e proprie campagne di destabilizzazione contro il presidente del Consiglio e contro il Pdl, nessuno, neppure il presidente della Repubblica, abbia avuto modo di eccepire alcunche”’.

Parlando in un’intervista al quotidiano La Repubblica, pur sottolineando di stimare Giorgio Napolitano ”per le sue doti di saggezza ed equilibrio”, si dice ”stupito” sia il contenuto dell’appello sia che l’abbia fatto dall’Unità. Per Bondi non c’è alcuna campagna di destabilizzazione nei confronti del presidente della Camera perchè ”ormai quasi tutti i quotidiani rivolgono a Fini delle legittime domande di chiarimento”.

E’ quindi ”più propriamente il contributo che la libera stampa puo’ offrire all’accertamento dei fatti e al rinnovamento della politica”. Un governo tecnico, infine, conclude Bondi rappresenterebbe ”un’aberrazione, un sovvertimento e un attentato alle regole fondamentali della democrazia”.

Fassino: “Critiche ingenerose”. Le critiche del centrodestra a Napolitano sono ”infondate e anche ingenerose”. Lo dice in una intervista a Repubblica Piero Fassino, secondo il quale ”gli italiani la pensano come il capo dello Stato”. ”I fatti – spiega l’esponente del Pd – dicono che la maggioranza non e’ più coesa” e il premier dovrebbe ”prenderne atto e non pretendere di stare al governo”. E sono indice ”di grande nervosismo” parole come quelle di Fabrizio Cicchitto che minaccia di ricorrere alla piazza se in caso di crisi Napolitano non dovesse sciogliere le Camere. Anche perché non è vero che le urne siano ”l’unico sbocco di una crisi”.

La decisione, certo, spetterà a Napolitano, ma ”la proposta del Pd è quella di un governo di transizione di breve durata per affrontare la crisi economica, rasserenare il clima politico e dare al Paese una nuova legge elettorale con cui i cittadini possano eleggere direttamente i propri rappresentanti”. Anche perché, sottolinea, ”penso che una maggioranza parlamentare capace si assumersi la responsabilità di sostenere un governo di transizione possa esserci”.