Napolitano: “Italia non chiederà aiuti alla Ue, politica ricordi Monti”

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Napolitano e Mark Rutte (Foto Ansa)

ROMA – “L’Italia non chiederà aiuti alla Ue“. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha assicurato dopo il colloquio con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, dalla conferenza stampa all’Aja.

Napolitano ha anche lanciato un appello ai partiti per una politica che sia “responsabile anche dopo voto” ed ha chiesto anche agli italiani di “tenere conto dellesperienza di Monti”.

Il presidente della Repubblica ha dichiarato:

“Fino ad ora l’Italia non ha ricevuto un solo euro dall’Europa e non è prevedibile, né all’ordine del giorno, nessuna richiesta di aiuti. Il nostro paese ha dato un contributo importante per gli aiuti e non ha avuto un euro. Stiamo facendo la nostra parte e siamo intenzionati a farla ancora: sono state adottate scelte severe e sacrifici che erano necessari per un cambiamento rispetto a una fase precedente dove si era accumulato troppo debito pubblica”.

Alla domanda di un giornalista olandese su una eventuale richiesta di aiuto italiana Napolitano ha risposto:

“È una preoccupazione infondata soprattutto perché le banche italiane sono solide, sane, hanno dimostrato di reggere alla crisi più di altri paesi e non solo del sud dell’Europa. Questo vuol dire che c’è stata una severa vigilanza della Banca d’Italia e che non c’è stata bolla speculativa. Anche l’Italia dà un contributo importante per gli aiuti, ma il mercato del debito va stabilizzato affinché rifletta effettivamente la realtà economica dei paesi”

Poi Napolitano ha parlato della legge elettorale e lanciato un appello ai politici e agli italiani affinché l’esperienza del governo di Mario Monti non sia stata vana:

“La soluzione di un governo stabile è il risultato di scelte e accordi politici. Anche la migliore legge elettorale non può garantire automaticamente un governo stabile – poi parlando della di Monti ha aggiunto -. Confermo la mia fiducia verso i cittadini per arrivare ad un governo stabile non diviso e fragile. Di questa consapevolezza diano prova gli italiani quando si voterà ad aprile, il resto dipenderà dai partiti. Ma in Italia è inevitabile e salutare tenere conto dell’esperienza del governo Monti”.

Tra le domande a Napolitano anche una sulle inchieste che riguardano Finmeccanica, a cui il presidente ha risposto:

“Se saranno confermate deviazioni dallo sviluppo dei procedimenti giudiziari in corso saranno sanzionati. Si tratta di indagini in corso e non posso esprimere un giudizio sulla loro possibile conclusione. Le ipotesi di reato riguardano vicende relative ad accordi commerciali con l’India e col Brasile. Se violazioni di legge ci sono state in Italia e in questi grandi paesi nostri amici, saranno punite perché è interesse comune ristabilire la verità”.