Napolitano insiste: “In Libia non potevamo e non possiamo sottrarci”

Pubblicato il 21 Marzo 2011 - 18:13 OLTRE 6 MESI FA

Il leader libico Muammar Gheddafi

VARESE – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insiste sulla linea della calma e del no allarmismi: ”Qualsiasi preoccupazione è pienamente legittima e va rispettata, ma non potevamo e non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità rispetto alla crisi libica”, ha detto il presidente della Repubblica all’Università dell’Insubria, in una terra in cui la Lega Nord ha forti consensi e la Lega e’ il partito che ha espresso le piu’ forti riserve sull’intervento militare italiano.

”L’Italia – ha spiegato il presidente della Repubblica – è un paese importante, un membro importante della comunita’ internazionale e dell’Alleanza Atlantica e non può non dare il suo contributo alla soluzione della crisi libica e alla riaffermazione del diritto di questi popoli, in questa fase storica, di veder riconosciuta la loro sete di libertà e di giustizia”.

Questo passaggio è stato sottolineato da un applauso. Napolitano si e’ soffermato sull’inquadramento storico di questa crisi. Ha ricordato che alcuni, che poi si sono rivelati ”troppo ottimisti” pensavano che con la caduta del sistema sovietico, la fine della guerra fredda e la riunificazione europea il mondo sarebbe stato piu’ sereno. ”Invece siamo dinanzi ad altre tensioni, a nuovi conflitti che ci fanno trovare di fronte a scelte molto difficili come quelle di questi giorni per l’Italia e per l’Europa”.