Napolitano: “Misurare le parole in piazza, partiti e tv”

Pubblicato il 14 Dicembre 2009 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA

«Non si alimentino tensioni, si misurino le parole, dovunque si parli: nelle piazze, nei congressi di partito e in tv. Ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti fissati dalla Costituzione»:  è questo il monito lanciato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo l’aggressione a Berlusconi.

«È stato colpito e ferito il presidente del Consiglio e, anche se verrà verificato che si è trattato di un gesto di uno sconsiderato, dobbiamo essere tutti egualmente allarmati. E quando dico tutti intendo tutti gli italiani che credono nella democrazia e hanno a cuore che venga garantita la pacifica convivenza civile», ha ribadito il Capo dello Stato intervistato dal direttore del Tg2, Mario Orfeo.

«Il Paese – prosegue Napolitano – deve essere governato serenamente e vedere affrontati i suoi tanti problemi. All’opposizione tocca una funzione essenziale in un sistema democratico, controllare e criticare e proporre con tenacia in un Parlamento che, come dice la Costituzione, è eletto per cinque anni».

«Quindi non si alimentino tensioni né da una parte, cercando scorciatoie, né dall’altra parte vedendo complotti anziché riconoscere dissensi. Ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti del proprio ruolo, fissato dalla Costituzione: la politica, il governo, l’opposizione, la giustizia e dunque gli organi preposti all’attività giudiziaria».