Napolitano celebra Porta Pia: “Roma più che mai capitale di uno Stato unitario”

Pubblicato il 20 Settembre 2010 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano si affaccia dal Campidoglio insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno

Ha ricevuto la cittadinanza onoraria romana nel giorno in cui si festeggiano i 140 anni dalla breccia di Porta Pia. In Campidoglio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive sul registro d’onore una nota di ringraziamento per il conferimento della cittadinanza e saluta Roma ”più che mai capitale” e continua: ”nulla può giustificare la sottovalutazione , diffusasi in certi periodi in alcuni ambienti” della “grandezza storica di Roma. Io non ho mai ceduto a queste reazioni più o meno sofisticate di rigetto di una comune eredità”. ”E’ con particolare personale commozione per l’alto riconoscimento conferitomi – scrive il presidente della Repubblica – che rendo omaggio a Roma, piu’ che mai capitale di uno Stato democratico che si trasforma restando saldamente Stato nazionale unitario”.

“Sono molto legato a Roma, lo sono da quando approdai in Parlamento. Resto profondamente legato a Napoli, ma nella capitale non mi sono mai sentito a disagio grazie alla capacità di accoglienza dei romani”. Al presidente della Repubblica l’Assemblea Capitolina, nel corso della seduta straordinaria, ha conferito ”la cittadinanza onoraria di Roma Capitale in riconoscimento del suo impegno nel campo della cultura, della politica e dell’amministrazione dello Stato, e della sua costante attenzione, civile e istituzionale, alla nostra citta’, al cui prestigio in Italia e nel mondo, ha sempre dato il suo significativo contributo”.

In Campidoglio il sindaco Gianni Alemanno ha difeso la capitale conto chi la definisce ‘Roma ladrona’: ”Suonano non solo dissennate ma addirittura autolesioniste, le invettive politiche che puntano a depotenziare il ruolo di Roma capitale”. ”Altro che Roma ladrona! Roma e’ largamente e generosamente creditrice rispetto al resto della comunita’ nazionale”.  Alemanno parla del passo successivo sulla via di Roma capitale, con il conferimento dei ”poteri speciali, che non sono soltanto un riconoscimento simbolico, ma uno strumento necessario per equilibrare la dimensione cittadina, la funzione nazionale e la vocazione internazionale dell’Urbe”.

Le celebrazioni hanno preso avvio, in mattinata, davanti a Porta Pia, dove era presente per la prima volta anche un rappresentante del Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. ”La nostra presenza a questo avvenimento rappresenta un riconoscimento dell’indiscussa verità di Roma capitale d’Italia anche come sede del successore di Pietro”. A conclusione del suo intervento alla cerimonia per l’anniversario della Breccia di Porta Pia, il cardinale Bertone ha letto una preghiera appositamente preparata per le celebrazioni. Nel testo il segretario di Stato vaticano invoca il sostegno di Dio ”perche’ sempre guidi gli eventi della storia degli uomini verso traguardi di salvezza e di pace”. Non sono mancate le contestazioni, con un gruppo di radicali che urlava lo slogan: “Vaticano e partitocrazia serve una nuova Porta Pia”. ”Le contestazioni fanno parte della vita”, è stata la risposta del cardinal Bertone.