Napolitano sulla ripresa: “No a facile ottimismo”

Pubblicato il 5 Novembre 2009 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene sulla crisi economica. “Si registrano segnali incoraggianti di ripresa ma non possiamo esprimere facile ottimismo, dobbiamo guardare pacatamente alle prospettive più vicine e a quelle di più lungo termine” ha detto Napolitano ai nuovi Cavalieri del lavoro riuniti al Quirinale.

“Liberiamoci di quel di più, di quel di troppo, in termini di esasperazione dei contrasti e di contrapposizione dei punti di vista che può compromettere il nostro domani”, ha aggiunto il capo dello Stato, sollecitando le riforme necessarie.

“Dobbiamo guardare tutti insieme – è invece l’invito del Capo dello Stato – al da farsi nei suoi diversi aspetti internazionali e nazionali; dobbiamo guardare alle riforme di cui c’è bisogno e a cui si sta lavorando sul piano mondiale; alle riforme e alle scelte da adottare finalmente in Italia per risalire in tempi non troppo lunghi ai livelli di attività che precedevano la caduta del 2008-2009, e per imprimere alla nostra economia e alla nostra società quel dinamismo che sono venute perdendo da oltre un decennio”.

Napolitano ha poi elencato gli elementi preoccupanti sull’andamento della crisi: “La riduzione dei consumi delle famiglie e il peggioramento del mercato del lavoro e il tardare di una robusta ripresa degli investimenti. In prospettiva, i limiti persistenti nello sviluppo della ricerca, chiave decisiva per l’innovazione e per la crescita futura”.

Su questo aspetto Napolitano ha sottolineato l’accento posto nell’intervento alla cerimonia dal presidente della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro Benito Benedini e anche l’impegno della Confindustria che ha promosso sul tema per domani un convegno che unisce il tema della ricerca “a quello altrettanto essenziale per il nostro futuro, del Mezzogiorno. Convegno a cui domani presenzierò”.

Napolitano ha poiconcluso augurandosi che alle prossime cerimonie di nomina dei Cavalieri del lavoro sia possibile “anche di un maggior numero di imprenditori del Mezzogiorno, così come di donne imprenditrici beneficiari di questo riconoscimento”.