Napolitano: “Nell’Ue necessaria crescita e integrazione politica”

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’integrazione Ue non si può fermare “alle politiche di bilancio” ma deve “promuovere convergenze tra le economie” per una “più intensa e sostenibile crescita”. “E tutto ciò richiede il superamento di ogni remora allo sviluppo dell’unione politica, assicurandone anche le indispensabili basi istituzionali”. Così Giorgio Napolitano.

“Oggi è la forza delle cose, degli stessi progressi già compiuti su quella strada e dei radicali mutamenti intervenuti nel quadro mondiale, a porci l’imperativo di un balzo in avanti dell’Europa unita, secondo l’originaria ispirazione democratica e federale”.

Il capo dello Stato ha inviato un messaggio in occasione della ‘Conferenza sullo stato dell’Unione 2012’, promossa dall’Istituto Universitario Europeo e in svolgimento a Firenze.

“Desidero – afferma – rivolgere i miei più calorosi saluti alle illustri Autorità nazionali e europee e a tutti i partecipanti, in modo particolare ai molti giovani presenti, alla Conferenza  in occasione della Festa dell’Europa. La crisi dell’eurozona ha condotto le istituzioni europee e i governi degli stati membri a spostare in avanti le frontiere delle decisioni e responsabilità comuni. Ma l’avanzamento del processo di integrazione non si può fermare alla sfera delle politiche di bilancio per fini di consolidamento fiscale e di stabilizzazione finanziaria. Esso deve mirare a promuovere convergenze tra le economie, prospettive di rinnovata, più intensa e sostenibile crescita su scala europea. E tutto ciò richiede il superamento di ogni remora allo sviluppo dell’unione politica, assicurandone anche le indispensabili basi istituzionali”.

“Sessantadue anni fa – continua – la forza dell’ideale europeo e una visione lungimirante dei destini del nostro continente indussero un gruppo di illuminati statisti a dichiarare la nascita del progetto di integrazione. Oggi è la forza delle cose, degli stessi progressi già compiuti su quella strada e dei radicali mutamenti intervenuti nel quadro mondiale, a porci l’imperativo di un balzo in avanti dell’Europa unita, secondo l’originaria ispirazione democratica e federale. Ô questa la sola alternativa – conclude il capo dello Stato – a una drammatica perdita di rilevanza di ogni nostro singolo paese e del nostro continente nel suo insieme”.