Nave Diciotti verso Pozzallo. Salvini: “Sbarca solo se i migranti vengono spartiti in Europa”

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Agosto 2018 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Nave Diciotti verso Pozzallo. Salvini: "Sbarca solo se i migranti vengono spartiti in Europa"

Nave Diciotti verso Pozzallo. Salvini: “Sbarca solo se i migranti vengono spartiti in Europa” (Foto Ansa)

POZZALLO (RAGUSA) – Dopo cinque giorni di impasse si sblocca il caso della Diciotti, la nave della Guardia Costiera italiana da giorni al largo della costa di Lampedusa con a bordo 177 persone migranti. L’imbarcazione si sta dirigendo verso Pozzallo (Ragusa). [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dice: “Può anche sbarcare in Italia, basta che i migranti vengano suddivisi, nello spirito di solidarietà europea, che è fatta di 27 Paesi”.

“Noi come sempre siamo pronti all’accoglienza e a collaborare con il ministero per qualsiasi tipo di soluzione”, ha detto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Nell’hotspot di Pozzallo sono ancora ospitati quasi tutti i 450 migranti fatti sbarcare a luglio, dopo le rassicurazione da parte degli altri Paesi europei sulla spartizione. Fino ad ora, però, solo la Francia ha accolto il numero di persone stabilito.

“L’Ue è composta da 27 Paesi, non solo Italia. Dopo mesi di chiacchiere ci aspettiamo che anche Bruxelles passi dalle parole ai fatti, altrimenti saremo costretti a riaccompagnare le persone recuperate in mare in un porto libico. Sbaglio? A giudicare da questo sondaggio non saprei”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno Salvini, pubblicando il fermo-immagine di una slide relativa a un sondaggio di Skytg24 dal quale emerge che alla domanda se sia giusto o meno riaccompagnare in Libia i migranti in caso di mancato intervento Ue, il 19% ha risposto ‘no’ e l’81% ‘sì’.

Intervenendo ad Agorà il vicepremier ha ribadito: “La nave Diciotti può anche sbarcare in Italia, basta che i migranti vengano suddivisi, nello spirito di solidarietà europea, che è fatta di 27 Paesi. Facessero la cortesia, dal momento che abbiamo accolto più di 700mila persone arrivate via mare, di fare la loro parte”

Questa mattina il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, Mauro Palma, ha informato le alte cariche dello Stato con alcune sue valutazioni sul caso, ritenuto di “rilevanza umanitaria”. “Continua – si legge in una nota – l’interlocuzione istituzionale del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà sul caso di rilevanza umanitaria della nave Diciotti, dove si trovano 177 migranti in permanenza forzata. Stamattina il Garante nazionale ha informato le alte cariche dello Stato con alcune sue valutazioni sul caso”. “La nave della Guardia Costiera ospita da cinque giorni i migranti, che sono stati salvati in acque Sar maltesi, e si trova in rada da almeno tre giorni al largo di Lampedusa, senza che sia stato ancora individuato un luogo di approdo”, conclude la nota.

Sul caso Diciotti ha lanciato un appello anche Medici senza Frontiere, che si è rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La nave Diciotti è da 5 giorni in mare davanti all’isola di Lampedusa con 177 naufraghi a bordo. Chiediamo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di mettere al primo posto la vita delle persone e offrire subito un porto sicuro in Italia”.