Nichi Vendola, il Corriere: “Lascio la guida di Sel”. Ma lui smentisce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2015 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola: "Lascio la guida di Sel. Ho bisogno di allegria"

Nichi Vendola (Foto Lapresse)

BARI –  Nichi Vendola è pronto a lasciare la guida di Sel. Anzi no. Prima un articolo firmato da Francesco Strippoli per il Corriere del Mezzogiorno scrive che il leader di Sinistra, ecologia e libertà sarebbe pronto a dire addio alla dirigenza del partito. Poco dopo un’agenzia Ansa riferisce la smentita di Vendola al titolo del Corriere della Sera:

“Mi lusinga l’attenzione da parte di molti giornalisti, verso la mia persona, sul mio futuro, sul ruolo che intendo svolgere nella vita pubblica italiana. Oggi nessun annuncio di uscita di scena, come alcuni titoli di giornali lasciano intendere, come alcuni titoli urlati di alcuni siti online lasciano intendere. In questo momento torno a tempo pieno alla guida di Sel auspicando per me la possibilità in futuro ad un certo punto di fare un passo indietro”.

Quel che pare certo è che il politico pugliese vuole “recuperare l’allegria, la cosa che più mi è mancata in questo decennio”. Non ha rimpianti: “Governare la Regione è stata un’esperienza bella e dolorosa”. Tra poche settimane terminerà. Dopo dieci anni la guida della Regione passerà a qualcun altro e Vendola spiega che tornerà a fare “il semplice militante” anche se non mollerà con la politica. Al cronista elenca le attività svolte in questi 10 anni, ne illustra anche le debolezze.

“Oggi la Puglia è un brand di qualità, nel 2005 era solo un concetto geografico. La speranza di questi giorni  che ciò che si farà nei prossimi anni sia migliore rispetto a quello che siamo riusciti a fare noi. Rivolgo auguri sinceri a chi verrà. La ‘Puglia migliore’ (lo slogan vendoliano, ndr) non è una bandiera, ma un obiettivo da perseguire giorno dopo giorno”.

Sui progetti per il futuro dice:

“Mancano ancora due mesi al momento del congedo definitivo dal palazzo. Il futuro sono questi due mesi che mancano. Poi mi riposerò per qualche giorno. Non abbandonerò la politica, solo voglio riprendere il bioritmo naturale. Il mio obiettivo più grande è quello di recuperare l’allegria, la cosa che più mi è mancata in questi anni. E poi voglio riprendere a leggere: per 10 anni non ho scritto un verso e non ho letto un libro di poesie. Sono stato assorbito da una dimensione da totus politicus e ora ho bisogno di recuperare il profumo del mondo. Tuttavia, ho un ultimo percorso da compiere nella vita pubblica: quello di accompagnare Sel verso una nuova destinazione”.

In ogni caso non lascerà la politica:

“Per me sarebbe impossibile. La politica è un modo di stare al mondo, ma non credo sia obbligatorio stare nelle istituzioni o essere leader. Farò il militante di base. La famiglia? Tutto il mio tempo libero è da sempre dedicato alla famiglia. E ora che quella ragazzina di mia madre compie 90 anni, il desiderio di stare con la famiglia è ancora più forte. Le relazioni umane sono l’antidoto contro l’overdose di potere. Mutuando le parole di San Paolo direi che è importante attraversare il potere, senza farsi attraversare dal potere; essere nel potere, senza essere del potere”.

Nichi Vendola, il Corriere: "Lascio la guida di Sel". Ma lui smentisce

Il titolo in home page del Corriere della Sera