Sondaggi: Vendola toglierà voti a Pd e Idv. Alternativa o arma a doppio taglio?

Pubblicato il 22 Luglio 2010 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

Nichi Vendola volto nuovo che risolleverà le sorti del centrosinistra o che toglierà voti ai suoi alleati? Secondo alcuni sondaggi la “discesa in campo” a livello nazionale dell’attuale presidente della Regione Puglia dovrebbe intaccare i consensi di Pd e Idv. Il sondaggista Luigi Crespi si dice certo che Vendola candidato da solo contro il Pd sarà “una follia” e segnerà una vera e proprio debacle per il Partito democratico. A riportare questi sondaggi è oggi il quotidiano “Libero” che, per dare il senso di cosa potrebbe succedere nel centrosinistra, mostra una foto di Nichi Vendola con il leader Idv Antonio Di Pietro e titola a lettere cubitali “Abbraccio mortale”.

Secondo il sondaggista Luigi Crespi, in effetti, Vendola sarebbe già al 5% dei consensi e del suo successo “sicuramente soffrirebbe di più il Pd” però, sottolinea Crespi, Vendola “prenderebbe voti anche a Di Pietro, non c’è dubbio. Una quota di elettori di sinistra ha votato l’Italia dei valori alle politiche per disperazione”. E poi sul Pd: “Alle politiche – dice Crespi – con l’appello al voto utile hanno preso tantissimi voti della sinistra antagonista. Ma se sulla scheda questa volta ci sarà il simbolo di Vendola, addio al voto utile”.

In sintesi, si legge su Libero, “Vendola candidato contro il Pd sarebbe una follia. Significherebbe la sconfitta certa del centrosinistra. Se, invece, si presenta all’interno della coalizione, prenderebbe da un terzo alla metà dei voti del Pd”.

Una previsione, quella di Crespi, confermata anche dal sondaggista Maurizio Pessato di Swg: “Nichi Vendola – spiega – pesca un po’ dappertutto. Interpreta l’esigenza di nuovi modi di proporsi sulla scena politica. Se si presentasse, lo voterebbero una parte degli elettori del Partito democratico, ma anche dell’Italia dei Valori e delle sigle minori. E si riprenderebbe molti voti di sinistra che negli ultimi anni sono finiti nell’astensione”.