Nicola Morra, il senatore ex M5s accusato di essere andato al centro vaccinale di Cosenza per il vaccino dei suoi parenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2021 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Morra, il senatore M5s accusato di essere andato al centro vaccinale di Cosenza per il vaccino dei suoceri

Nicola Morra, il senatore M5s accusato di essere andato al centro vaccinale di Cosenza per il vaccino dei suoceri (foto Ansa)

Nicola Morra, senatore ex del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Antimafia, accusato di essere arrivato con la sua scorta al centro vaccinale di Cosenza. Qui, dicono articoli di giornale e dice anche qualcuno dalla Asl di Cosenza, sarebbe andato per parlare col responsabile. E (questa è la ricostruzione del Tempo e di alcuni dipendenti Asl) se la sarebbe presa perché due suoi parenti ottuagenari non erano ancora stati chiamati per la somministrazione del vaccino. Almeno questo quanto successo sabato secondo la ricostruzione fatta, tra gli altri, dell’Adnkronos.

L’Adnkronos ha anche contattato il responsabile del centro vaccinale: ovvero il dottor Mario Marino, direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza. Le parole di Marino sono state riportate anche dall’Ansa.

Morra ha replicato di essere andato a fare un’ispezione in qualità di parlamentare. Tra l’altro, ha spiegato che non sarebbe potuto intervenire a difesa dei suoi suoceri (come riportato inizialmente) perché il suocero è morto e la suocera è vaccinata.

Nicola Morra, il senatore M5s accusato di essere andato al centro vaccinale di Cosenza per il vaccino dei suoceri. Le parole del dottor Mario Marino

“Morra – dice Mario Marino – si è presentato sabato mattina mentre eravamo in piena attività, stavamo organizzando e pianificando l’attività di vaccinazione per questa settimana. E’ entrato e si è messo a urlare. Diceva ‘questo numero non funziona’, noi gli spiegavamo che non era più attivo per le prenotazioni, ma era tutto inutile. Poi ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura. Loro, i grillini, dovevano affossare il sistema, ma non ho mai visto uno della Prima Repubblica venire da noi comportandosi in quella maniera. Ma urlava non per un fatto di servizio pubblico, che riguardava i cittadini, ma perché i suoi parenti non erano stati chiamati. Dunque, per un fatto suo personale. Sta di fatto che alla fine ho avuto un malore. Lo querelerò per abuso di potere e forse anche interruzione di pubblico servizio”.

“E’ stato del tutto inutile spiegargli che ormai da quattro giorni per le vaccinazioni è partita la piattaforma informatica regionale – spiega Marino all’AdnKronos -, ha continuato a urlare. Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro. In quel momento, quando lui è arrivato nella centrale operativa, c’erano sei medici che lavoravano sui tamponi, le visite domiciliari relative al Covid, quelle nelle Rsa e molto altro, poi c’erano altri due operatori che stavano stilando gli elenchi per le vaccinazioni da fare in questa settimana e altri due che si occupavano del contact tracing, e infine c’ero io con altri due medici, impegnati nella pianificazione della settimana. Morra è entrando, si è messo a strillare, bloccando l’attività”.

Poi Marino sottolinea: “Davvero non so perché l’ha fatto, cui prodest? Forse per via dei suoi due parenti, sicuramente indiretti perché parenti della moglie, che non erano stati vaccinati? L’ha probabilmente interpretata come lesa maestà, ma quei due parenti non erano neanche prenotati, perché chiamavano al numero sbagliato. Fra l’altro, i suoi due uomini della scorta mi hanno chiesto anche i documenti. Ma stavo forse commettendo un reato? Ripeto, non so perché l’ha fatto, ma so che anche a dicembre fece una piazzata contro l’Asp e contro l’Usca. Anche allora fece un casino, proprio come sabato da noi”.

Nicola Morra, il senatore M5s accusato di essere andato al centro vaccinale di Cosenza per il vaccino dei suoceri. Marino: “Non credo proprio che chiederà scusa”

Quanto alla possibilità di non querelare Morra nel caso in cui il senatore del M5S dovesse scusarsi, Marino sempre all’Adnkronos replica: “Non credo proprio che un tipo come lui chiederà scusa”.

Infine, Marino conclude: “Nella provincia di Cosenza abbiamo una rete vaccinale realizzata in meno di un mese e formata da 68 centri vaccinali anti Covid, alcuni meravigliosi. Nella città di Cosenza, per i vaccini abbiamo una palestra con sei box, un’altra in periferia, poi l’ospedale militare. Abbiamo fatto un buon lavoro. Purtroppo, com’è noto, il problema è la carenza dei vaccini, e Morra dovrebbe saperlo, essendo una persona di spicco di questa maggioranza e presidente della Commissione Antimafia. E’ da un anno che lavoriamo sotto pressione, dalle sei di mattina fino alle 11 di sera, alla fine il fisico ne risente. Io mi sono beccato crisi ipertensive ravvicinate, sono sotto terapia, ho uno stato ansioso e domani devo andare dallo psichiatra. Ho bisogno di curarmi. E poi mi devo sentire criticare da Morra? Per quale motivo? Non è così che fa un uomo di Stato. A causa di quello che è accaduto sabato ho avuto un malore, mi hanno riscontrato la pressione alta, 170 su 100. Sono stato malissimo, il dottore mi ha visitato e voleva ricoverami. Perché subire tutto questo?”.

Morra: “Mio suocero è morto, mia suocera già vaccinata”

“L’ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza”. Così il senatore e presidente dell’Antimafia Nicola Morra. “Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente dell’antiantimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene”.

“Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa. Mentre mia suocera si è già vaccinata circa quindici giorni fa poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio” aggiunge il presidente della Commissione Antimafia che riguardo alla sua “ispezione” nei locali dell’ASP di Serra Spiga (Cosenza) dice di aver “incontrato il Dott. Mario Marino responsabile della centrale operativa territoriale, e l’ho messo telefonicamente in contatto con il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, con il Dott. Giuseppe Longo Commissario alla sanità per la regione Calabria e con il Dott. Vincenzo La Regina Commissario dell’ASP cosentina al fine di migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria”.