Nicole Minetti: “Mi sono stufata, mando tutti aff… Silvio compreso”

Pubblicato il 3 Maggio 2012 - 16:01 OLTRE 6 MESI FA

Nicole Minetti (Lapresse)

MILANO – “Ci sono ragazze a pile nella camera da letto di Papi”. “Non mi interessa, alla fine lui ha una certa età, noi siamo giovani, ci possiamo anche organizzare un altro modo, non possiamo sempre stare a sua disposizione…”. Nelle intercettazioni sul Ruby-gate, riportate da Repubblica, c’è una Nicole Minetti stanca e stufa, che minaccia di mandare “tutto e tutti affanculo”, compreso Berlusconi.

E’ il 20 settembre 2010 e Nicole Minetti al telefono si sfoga con la giovanissima Iris Berardi. Fra una decina di giorni (il 29 settembre) sarà il compleanno di Berlusconi, ma lui non si fa vivo e, soprattutto non dà segnali di organizzare una festa. Nicole l’ha cercato in lungo e in largo e solo “ieri mi ha chiamato… Ha detto che non c’è, che è stanco, che non ci vediamo… Io gli faccio: dai festeggiamo il tuo compleanno… Lui, niente…”. Insomma, un disastro: “Resto sempre più agghiacciata… Non ha più voglia di una cena… di niente… Forse ha altra gente”. Ecco il sospetto: “Può darsi che si sia stancato, ma se senti qualcosa fami sapere… Perché se lui, oggi, mi ha detto così e poi scopro che domani fa una festa, è la volta che non mi vede più… Lo mando affanculo… Mando affanculo tutto, anche la storia delle case”.

Iris, più giovane, pensa al week end: “Non ci sei? Non fai la festa? Almeno dimmelo prima… Così mi organizzo”. E Nicole ha anche il problema del fidanzato: “Non hai idea delle cazzate che ho sparato a quel povero cristo per tenermi libera nel week end… Era anche il suo compleanno”.

Diana Gonzales e Marysthell Polanco parlano invece di una canzone da incidere, ma finiscono, in spagnolo, a spettegolare sulla più recente notte di Arcore. Scrive Repubblica: E’ il 2 ottobre e Diana è reduce da una festa un po’ troppa affollata. Sta tornando a casa in macchina e non è molto contenta: “C’erano pile di ragazze, non c’era posto per dormire. E quel mascalzone non mi ha portato in camera sua”. E la ragazza racconta di Iris e Aris che si sono incontrate al mattino (al momento del compenso) e Aris, che aveva passato la notte con Papi, era contenta perché aveva ricevuto il doppio del previsto e non sapeva come dirlo a Iris che, invece, rosicava perché era stata mandata in un’altra camera da Silvio. Storie notturne di Arcore.