Niente obbligo mascherina all’aperto. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid.
Niente obbligo mascherina all’aperto
Il Cdm non ha, invece, approvato alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all’aperto come pure si era ampiamente ventilato anche da fonti governative durante la giornata.
Il decreto del CdM che proroga lo Stato d’emergenza
Il decreto legge si compone di 11 articoli e proroga tutte le misure legate all’emergenza. Fa slittare al 31 marzo, cioè, la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso”.
Dalla chiusura di strade e parchi, cinema e teatri, allo stop alle cerimonie, fino al lockdown e alla quarantena “ai soggetti che hanno avuto contatti” a rischio. Prevista la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa.
Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili.
Più poteri a Figliuolo
Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato alla guida del Comando operativo di vertice interforze (Covi). Il Consiglio dei ministri, viene spiegato, ha approvato all’unanimità la nomina proposta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Figliuolo resta commissario straordinario all’emergenza Covid e il decreto sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo, proroga anche i poteri del commissario, a partire da quelli di ordinanza.
Nell’esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il capo del Dipartimento della Protezione civile e il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, “adottano anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19”.