Sottosegretari, Napolitano riunisce le camere. Bossi: “Ha ragione”

Pubblicato il 7 Maggio 2011 - 17:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deciso di riunire le Camere dopo la nomina di 9 nuovi sottosegretari nella squadra di governo. Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha preso atto della decisione di Napolitano, ammettendo che “ha ragione”: “Alcuni di questi sottosegretari infatti avevano votato contro il governo in Parlamento”. DI ben altro tenore le parole del ministro della Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, che ha detto spavaldo: “Non temiamo alcun voto di fiducia in Parlamento, la maggioranza è forte”.

”I presidenti del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, a seguito della nota diramata nella giornata di ieri dalla Presidenza della Repubblica successivamente alla firma dei decreti di nomina dei nuovi Sottosegretari di Stato, si riservano di procedere alla convocazione delle rispettive conferenze dei Capigruppo alla immediata ripresa dell’attivita’ parlamentare”. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei presidenti delle Camere.

Il Pdl, però, frena. “Ci sono stati numerosi voti di fiducia che hanno verificato in Parlamento l’esistenza di una solida maggioranza a sostegno del governo” dice il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri a chi gli chiede se si senta ancora garantito dal Quirinale. Tace, invece, il ministro dell’Interno Roberto Maroni che si rifugia dietro un secco “no comment”.

Intanto a proposito delle dichiarazioni pubblicate sabato mattina da alcuni giornali sulla reazione del presidente Berlusconi alla nota di Napolitano del passaggio parlamentare dopo la nomina dei 9 sottosegretari Palazzo Chigi ha diffuso una nota: “Il presidente Berlusconi non ha espresso venerdì sera alcun giudizio né tantomeno parlato con qualcuno in merito alle osservazioni del Capo dello Stato sulla maggioranza parlamentare. Appare pertanto incredibile questa vera disinformazione che si legge sui quotidiani odierni”.

Il premier avrebbe detto, venerdì sera: “Non temo nessun voto, ma è assurdo che lo si chieda: abbiamo una maggioranza destinata perfino a crescere, abbiamo già ottenuto molti voti di fiducia, io ho il diritto di nominare i sottosegretari, lo prevede la legge. Non devo rendere conto di niente a nessuno…”.