Nord Corea, Antonio Razzi vuole fare da paciere: “Trump mi dica cosa devo riferire a Kim”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2017 - 23:22 OLTRE 6 MESI FA
Nord Corea, Antonio Razzi vuole fare da paciere: "Trump mi dica cosa devo riferire a Kim"

Nord Corea, Antonio Razzi vuole fare da paciere: “Trump mi dica cosa devo riferire a Kim”

ROMA – Resta altissima la tensione nel Pacifico, tra Stati Uniti e Nord Corea, dopo le ultime minacce di Pyongyang. Ma per fortuna il senatore Antonio Razzi è pronto ad immolarsi per la causa. Il 20 settembre sarà infatti in Corea del Nord e si è messo in testa di fare da paciere tra Donald Trump e Kim Jong-un.

Ad annunciarlo è stato lo stesso senatore di Forza Italia, intervenendo ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus.

Razzi ha parlato della crisi internazionale ispirata dai lanci missilistici della Corea del Nord: “Io da tempo dico che bisogna mediare, dialogare. Il dialogo è ciò che porta bene a tutti, non solo a qualcuno. Ora sembra che si sono svegliati tutti all’improvviso, hanno scoperto tutti l’acqua calda, tutti sottolineano l’urgenza di dialogare”.

Ma il cuore del senatore batte sempre fortissimo in casa, per la sua amata terra: l’Abruzzo.

“Io ho altri problemi in questo momento – ha detto Razzi – Quello dell’Abruzzo. Dopo la neve e il terremoto ora anche il fuoco. E nessuno fa niente. L’Abruzzo sta bruciando e nessuno ne parla. Tutti se ne lavano le mani, come Ponzio Pilato. Perché nessuno parla di quello che accade in Abruzzo? Forse c’è razzismo nei confronti dell’Abruzzo e degli abruzzesi? Sta andando in fiamme un patrimonio non solo degli abruzzesi ma di tutto il mondo. Questo è più importante dei razzi che spara la Corea di qua o di là”.

Lui, che di nome fa proprio Razzi, comunque, è pronto a partire per la Corea:

“Tra due settimane sarò in Corea del Nord. Cercherò di impegnarmi per far capire ai vertici del Paese quanto può essere importante mediare. Fatemi parlare con Trump, sono a disposizione, così poi riferisco a Kim il messaggio che vuole mandare il presidente degli Usa. Io non condivido gli esperimenti di Kim, non condivido le sue prove di forza, ma certe volte sembra costretto a farle, perché nessuno vuole parlare di lui. Il 20 settembre partirò per la Corea, sono pronto a fare da tramite e da mediatore tra le parti. Per il bene del Pianeta, questo e altro”.