Nunzia Catalfo, la ministra del Lavoro che raccoglieva firme per uscire dall’euro
Pubblicato il 6 Settembre 2019 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (Ansa)
ROMA – La nuova ministra del Lavoro nel governo appena insediato e super filo europeo dopo la sbornia sovranista, nel 2014 raccolse, insieme a molti altri grillini, le firme per un referendum consultivo sull’uscita dell’Italia dall’euro. Nunzia Catalfo, che preferisce la definizione di “madrina” del reddito di cittadinanza, non ha mai nascosto la sua avversione all’euro.
Faceva campagna contro l’euro, litigava – ricorda Libero quotidiano – con i gufi che si ostinavano a paventare i rischi per il portafoglio degli italiani. Secondo il ministro che ha preso il posto di Di Maio con l’uscita dall’euro gli italiani avrebbero beneficiato di un tasso dei mutui invariato.
I “gufetti disinformati” propalano ad arte “paure infondate”. “Un po’ di inflazione è necessaria per far girare l’economia”, diceva la Catalfo. Con il ritorno alla Lira “questo non succederà perché i prodotti italiani diventeranno più competitivi rispetto agli esteri”. Lo pensavano pure in Argentina. (fonte Libero quotidiano)