Nuovo incontro Scajola-Berlusconi: dopo la fiducia, dimettiti

ROMA – Claudio Scajola è andato di nuovo da Silvio Berlusconi e ha ribadito il messaggio in maniera ancora più netta: venerdì io e i miei “frondisti” ti votiamo la fiducia, ma poi tu sali al Quirinale e ti dimetti, allargando la maggioranza all’Udc. Altrimenti si va avanti con la costituzione di gruppi autonomi nel Pdl… e allora magari il governo cade in modo più traumatico.

L’ex ministro è tornato a palazzo Grazioli proprio all’indomani del “fattaccio”, ovvero dopo la “bocciatura” del governo che è stato battuto alla Camera sul Bilancio dello Stato. Nella mattina ha riunito i parlamentari a lui vicini, i cosiddetti “frondisti”, e dopo è tornato a varcare la porta di via del Plebiscito per un lungo “colloquio” con il premier. Davanti a lui c’erano anche il sottosegretario Gianni Letta, Paolo Bonaiuti, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ed il consigliere giuridico del premier Niccolo’ Ghedini, il capogruppo Faberizio Cicchitto ed il coordinatore pidiellino, Sandro Bondi. Una riunione a un giorno da quella di ieri, insomma, per avere la conferma che Scajola e i suoi siano disposti a salvare il governo anche questa volta: se sono disposti a votare la fiducia venerdì.

La risposta, a quanto dicono i presenti all’incontro, è sì ma con delle condizioni sul dopo. Uscendo da palazzo Grazioli, alla domanda se avesse ancora intenzione di fare gruppi autonomi, l’ex ministro ha risposto: ”Ma nooo”. Alla domanda pero’ se escludesse questa ipotesi ha risposto con un identico ”Ma nooo”. Durante la riunione Scajola avrebbe detto: “Il voto di fiducia è assicurato, ma la situazione così è insostenibile”.

Gestione cookie