Ong pagate dai trafficanti: gli indizi dagli 007 stranieri ma il procuratore Zuccaro non può utilizzarle

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2017 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Ong pagate dai trafficanti: le prove dagli 007 stranieri ma il procuratore Zuccaro non può utilizzarle

Ong pagate dai trafficanti: le prove dagli 007 stranieri ma il procuratore Zuccaro non può utilizzarle

ROMA – Ong pagate dai trafficanti: le prove dagli 007 stranieri ma il procuratore Zuccaro non può utilizzarle. Alcune Ong, sotto le cui insegne le navi umanitarie si occupano dei salvataggi in mare dei migranti, “sono finanziate dai trafficanti”: le gravi denunce del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro sono suffragate da prove, da atti giudiziari incontrovertibili? La risposta è controversa, tanto più che la vicenda sarà sottoposta all’esame del Csm come ha annunciato il vicepresidente Legnini: le prove ci sono, dice il procuratore, ma non si possono utilizzare. Le intercettazioni esistono, ma non potranno mai essere acquisite in giudizio perché la fonte “non è ufficialmente identificabile”, aggiunge il procuratore.

Cioè sono intercettazioni carpite dai servizi segreti stranieri, in particolare olandesi e tedeschi: mancando l’autorizzazione del magistrato italiano è come se non esistessero. C’è un colloquio radio tra “persone a terra in Libia” e altre su una nave che rispondono “potete mandarli… noi siamo qui…” tra gli atti conoscitivi della Procura di Catania sul lavoro delle Ong nel salvataggio di migranti nel Mediterraneo, ma processualmente non è utilizzabile appunto perché proviene da una fonte non ufficialmente identificabile.

“Che ci siano alcune Ong che abbiano contatti con in Libia – aggiunge il procuratore – è un fatto, ma non una prova. Così che a volte spengono i transponder per non fare rilevare la loro presenza, che alcuni migranti chiamano le Ong, situazioni di anticipato soccorso. Così come – chiosa il magistrato – che alcune iniziative di alcune Ong mettono in crisi l’Italia. Sono tutte ipotesi, che al momento non hanno riscontro. Ma un procuratore che vede e sa queste cose – chiosa Zuccaro – che fa? Non ne parla? Secondo me è un suo dovere farlo”.

La sua indagine poggia sui report di alcuni servizi segreti – quello tedesco e quello olandese – che da mesi monitorano alla loro maniera le comunicazioni da e per la Libia. Si sono mossi, i servizi d’intelligence del Nord Europa, attraverso le navi militari inquadrate nel dispositivo europeo Eunavformed-Sophia e attraverso alcuni natanti fantasma. Dapprima sono stati informati i rispettivi governi. Poi i loro rapporti sono stati veicolati da Frontex alla procura di Catania attraverso canali riservati. (Francesco Grignetti, La Stampa)