Open Arms, Matteo Salvini rinviato a giudizio per sequestro di persona: impedì alla Ong di attraccare a Lampedusa

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 17 Aprile 2021 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA

Open Arms, riviato a giudizio Matteo Salvini. Il gup di Palermo Lorenzo Jannelli ha rinviato a giudizio il leader della Lega. Il senatore del Carroccio risponde di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. L’allora ministro dell’Interno aveva impedito, secondo la Procura illegittimamente, alla nave della ong catalana Open Arms con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa. Per giorni i profughi rimasero davanti alle coste dell’isola.

Salvini rinviato a giudizio: il processo inizierà il 15 settembre

Il processo comincerà il 15 settembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo. La Procura di Palermo aveva chiesto il rinvio a giudizio del senatore. In aula per l’ufficio inquirente c’erano il Procuratore Francesco Lo Voi, l’aggiunto Marzia Sabella e il pm Gery Ferrara.

Il caso Open Arms venne sbloccato dall’intervento della Procura di Agrigento che, dopo avere accertato con un ispezione a bordo le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei profughi trattenuti sull’imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa. La difesa di Salvini nel corso dell’arringa ha sostenuto che la decisione del senatore, dettata dall’esigenza di tutelare i confini nazionali e che comunque fosse stata presa dall’intero Governo.

Inoltre, secondo l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore del leader della Lega, alla Open Arms era stata offerta la possibilità di attraccare sia a Malta che in Spagna: la ong avrebbe rifiutato entrambe le opzioni dirigendosi verso Lampedusa. All’udienza preliminare si sono costituite 21 parti civili: oltre a 7 migranti di cui uno minorenne, Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione), Arci, Ciss, Legambiente, Giuristi Democratici, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Mediterranea, AccoglieRete, Oscar Camps, comandante della nave e Ana Isabel Montes Mier, capo missione Open Arms.

Gip: “Non ci sono elementi per il proscioglimento”

L’udienza preliminare non deve valutare se sussiste o meno la responsabilità penale dell’imputato, ma se ci sono elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio e non ci sono elementi per decidere un proscioglimento. E secondo il gip gli elementi per un proscioglimento non c’erano.

E’ in sintesi la motivazione con cui il gip di Palermo Lorenzo Jannelli ha disposto il rinvio a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio del leader della Lega Matteo Salvini.

Open Arms, Matteo Salvini: “Vado a processo a testa alta” 

“‘La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino’. Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia. Sempre”. E’ questo il primo commento del leader della Lega Matteo Salvini, in un messaggio sui propri profili social.

Open Arms: “Felici per tutte le persone salvate in mare”

“#Salvini rinviato a giudizio con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto atti d’ufficio. Felici per tutte le persone che abbiamo tratto in salvo durante la #Missione65 e in tutti questi anni. La verità del #Med è una, siamo in mare per raccontarla”. Così commenta invece l’ong Open Arms su Twitter dopo la decisione del Gup di Palermo.

Legambiente: “Soddisfatti per Salvini rinviato a giudizio” 

“Siamo soddisfatti, il processo a Matteo Salvini segna un passaggio importante per il nostro Paese. La difesa dei diritti umani, dei più sofferenti, dei più deboli non può essere violata per ragioni politiche, di braccio di ferro con l’Europa o per propaganda”. A commentare in questo modo sono gli avvocati di parte civile, in rappresentanza di Legambiente, Daniela Ciancimino e Corrado Giuliano.