Otranto: Vendola premia la Guzzanti per ‘Draquila’, e la provincia revoca il patrocinio al festival

Pubblicato il 1 Settembre 2010 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA

Sabina Guzzanti sul tappeto rosso di Cannes

Sabina Guzzanti viene invitata all’Otranto Film Fund Festival per ricevere dalle mani del presidente della Regione Nichi Vendola il premio come regista del film-documentario Draquila. E la presidenza della Provincia di Lecce, di centrodestra, revoca il patrocinio (e quindi il finanziamento) alla kermesse cinematografica. Perché? Perché il presidente della Provincia, Antonio Gabellone (Pdl) sostiene che premiare Sabina Guzzanti, per di più per un film in polemica con la gestione del terremoto all’Aquila da parte del governo, non è cultura ma propaganda.

“All’epoca non si conosceva nel dettaglio il programma di questo che si immaginava fosse un evento puramente culturale – sostiene Gabellone – e che diventa invece strumentale alla propaganda politica, contro l’attività meritoria del governo rispetto all’emergenza del terremoto in Abruzzo”. E’ polemica, dunque, e stasera il Pdl manifesterà contro il festival, allestendo un gazebo in piazza De Donno a Otranto proprio in concomitanza con la premiazione (che si terrà davanti alla porta Alfonsina). “Non vogliamo rinunciare al diritto di critica – ha così sottolineato il consigliere di maggioranza in Provincia Francesco Bruni – A nostro avviso questa è pura propaganda vendoliana”.

Stupore è stato invece espresso dal sindaco di Otranto Luciano Cariddi: “Mi sorprende decisamente la polemica politica gratuita assunta da alcuni rappresentanti locali del Pdl. In ogni caso mi sembra di poter affermare che anche i temi politici vengano in questo film affrontati con lo strumento della satira”.

Alla decisione del Pdl locale di revocare il patrocinio, è seguita la reazione del Partito democratico: “La polemica della destra sulla presenza di Sabina Guzzanti a Otranto è semplicemente imbarazzante – afferma il consigliere Antonio Maniglio – ma ancora più drammatica è la motivazione in base alla quale bisognerebbe vietare alla Guzzanti, dopo essere stata applaudita a Cannes e in ogni città, di mettere piede nel Salento perché il suo film sul terremoto in Abruzzo denigrerebbe l’Italia e gli italiani. Siamo al capovolgimento della realtà”.