Camera, scontro Fini-La Russa: sospesa la seduta sul processo breve

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 18:43 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della camera Gianfranco Fini ha sospeso la seduta della Camera dopo un violento scontro con il ministro della Difesa La Russa. ”Si tratta di una contestazione premeditata contro la maggioranza, gli organi costituzionali e la libertà del Parlamento”, ha affermato La Russa chiedendo la parola in aula e parlando della manifestazione fuori Montecitorio, dove il titolare della Difesa è stato contestato.

Il capogruppo del Pd Dario Franceschini stava contestando l’operato del ministro della Difesa rispetto alla manifestazione davanti Montecitorio quando La Russa gli ha fatto segno con la mano di stare zitto, avvicinando il dito al naso, e mandandolo platealmente a quel paese. Mentre in Aula si scatena la bagarre, il presidente Fini invita il ministro ad ”avere un atteggiamento rispettoso verso l’assemblea”.

La replica non si fa attendere: il ministro gli batte scherzosamente le mani e gl fa il segno di stare zitto. A quel punto Fini chiede rispetto per la presidenza, e La Russa sembra urlargli ”ma che fai?”. E sembra mandare a quel paese anche lui. Il presidente sospende la seduta, ha un altro scambio di battute con la Russa che, mentre in Aula, dall’opposizione, gli urlano ”fascista, fascista”, tira in aria i fogli che ha davanti. Fini esce dall’emiciclo esclamando: ”Fatelo curare”.

Decine di esponenti del Pd, di Italia dei Valori e del Popolo Viola, circondati da un cordone di carabinieri manifestavano intanto davanti a Montecitorio, contro la legge sul processo breve, cantando “Bella ciao”. Più volte, vedendo uscire dalla Camera parlamentari della maggioranza, la folla ha urlato insulti e intonato cori ed è stata respinta dalle forze dell’ordine. Particolare tensione quando si sono avvicinati alcuni parlamentari della Lega. Il senatore dell’Idv, Leoluca Orlando, ha tentato di calmare un gruppetto di esponenti del suo partito.