Napolitano a Mancino: “Sul caso P3 discuta il nuovo Csm”

Pubblicato il 19 Luglio 2010 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

Secondo Giorgio Napolitano non è solo storia di “quattro pensionati sfigati”, anzi. Il presidente della Repubblica ha comunicato al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Nicola Mancino, che il Csm dovrà discutere a proposito della recente indagine sulla loggia P3, che ha coinvolto non solo politici, ma anche alcuni magistrati.

Sarà il nuovo Csm, quando si insedierà, a occuparsi dei tentativi di interferire sugli orientamenti di alcuni consiglieri per favorire la nomina del presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, come emerge dalle inchieste sulla cosiddetta P3.

“A parte la seria preoccupazione, che è lecito mantenere, di non interferire in tali indagini, -scrive Napolitano- ritengo da un lato che il tema non possa essere affrontato in termini ‘generali e propositivi’ con la necessaria ponderazione nel momento terminale di questa Consiliatura,  mentre è corretto lasciare alla prossima le appropriate decisioni in merito”.

Secondo il presidente della Repubblica c’è anche la preoccupazione di che i magistrati coinvolti possano interferire nelle indagini sulla loggia. Una preoccupazione quella del capo dello Stato, che non trova corrispondenza nelle parole usate dal presidente del Consiglio Berlusconi. Che dopo le dimissioni del sottosegretario Cosentino, coinvolto nell’inchiesta ma sempre difeso dal premier, in ogni uscita pubblica a proposito dell’indagine, ha bollato il tutto come “il solito fango della sinistra”, e con l’ormai celebre espressione:  “quattro pensionati sfigati”.

Una storia montata dalla sinistra con il consueto appoggio dei media, secondo il premier: “Loro ed i loro giornali – ha detto Berlusconi -, che continuano con le chiacchiere, gli insulti, le calunnie, i falsi teoremi per cercare di infangare e di indebolire un governo che lavora, concretamente e bene, nell’interesse di tutti gli italiani”.