P38 Gang rap: “Paga il riscatto se no finisci in una R4”. Che dolce sensazione sarebbe una bella repressione

P38 Gang il nome, rap brigatista la musica e le parole, esempio: "Zitto, zitto, paga il riscatto se non finisci in una R4". Perché nessuno intona e canta il contro rap: che dolce sensazione sarebbe una bella repressione?

di Lucio Fero
Pubblicato il 9 Maggio 2022 - 08:01 OLTRE 6 MESI FA
P38 Gang rap: "Paga il riscatto se no finisci in una R4". Che dolce sensazione sarebbe una bella repressione

P38 Gang rap: “Paga il riscatto se no finisci in una R4”. Che dolce sensazione sarebbe una bella repressione

Repressione, parola che non usa più, concetto che è stato bandito. Non si reprime più nulla, per principio. Per malinteso, sciocco, pavido e complice principio di assoluta licenza di fare, dire, mostrare anche il criminale e il criminalmente schifoso. Chi fa pratica e professione, commerciale o politica, dello schifo poi si fa scudo, anzi si fa bello dell’aver prodotto una “provocazione”. Provocazione, parola magica e al tempo stesso priva di significato se applicata ad ogni contesto, in realtà un salvacondotto esibito dal coprofilo sociale.

Il peggio è che la società riconosce in genere la validità di quel salvacondotto fasullo e osceno. E, se non è “provocazione”, è “goliardia” o addirittura, supremo sfregio, “libertà di parola”. Goliardia, cioè sputo sui cadaveri e imbratto di feci la storia e poi dico che era per scherzare. Libertà di parola, cioè mento e mentre mento stupro realtà e memoria, dignità e umanità e quindi affermo che è diritto dell’umanità fare così. Repressione, il rap che manca e che nessuno purtroppo ha più l’intelligenza e il coraggio civile di cantare.

P38 Gang e il Rap brigatista

P38 Gang, chiamano se stessi così e così si fanno chiamare. E già questo nome merita, meriterebbe a tutto titolo repressione. Perché deve essere lecito auto battezzarsi con la sigla di una pistola simbolo della lotta armata contro lo Stato? Si esibiscono a volto coperto, coperto da un passamontagna bianco. Perché far finta che sia una licenza artistica e non quel che è, cioè un inno alla clandestinità di allora e una misura dell’oggi per non essere individuati? Ma soprattutto perché non viene represso un cantare per locali ad esempio il rap “Zitto, zitto, paga il riscatto se non finisci in una R4”? Perché non viene represso il cantare l’epica e la nostalgia delle Brigate Rosse?

Quattro salti sul cadavere di Aldo Moro

Il rap della R4 in particolare passeggia sul cadavere di Aldo Moro, perché non arriva repressione di questa infamia? Il rap brigatista è crudeltà inflitta a tutti i morti e feriti di una guerra sociale italiana che ebbe qualche carattere di guerra civile. Crudeltà inflitta per, come dice la formula di legge, “abietti e futili motivi”, per cantarci su e farci i soldi sopra. Perché non c’è repressione? Perché vanno liberi ad esibirsi in più di una città, addirittura in un circolo Arci? Perché non c’è repressione? A chi spetta, alla Magistratura, alla Polizia, ai Carabinieri? Ministero degli Interni e della Giustizia, a chi tocca? Perché si sottraggono tutti e l’unica cosa che resta alle famiglie dei morti ammazzati è lanciare nel mare del tempo la bottiglia di una denuncia?

Il rap che manca

Che dolce sensazione una bella repressione è il rap che andrebbe cantato ai P38 Gang. Ma niente, nessuno lo intona. Il rap brigatista se ne va libero in giro, neanche inseguito dalla giaculatoria, almeno questa ad alto volume, della indignazione istituzionale per la stella Br trovata incisa nel metallo della parete dell’ascensore nella palazzina del Tg2 Rai. L’indignazione perché, forse, quella stella a cinque punte offendeva e minacciava un direttore Rai, quel Gennaro Sangiuliano fresco di intervento sul palco della Meloni. C’era, forse, un direttore Rai di mezzo e l’arco istituzionale si è giustamente indignato. Ma quando canta e suona in pubblico il rap br ci sono di mezzo la legalità repubblicana e la decenza umana, il sangue dei morti e la decenza della Storia, eppure l’arco istituzionale, in complicità con la pubblica opinione molto meno si indignano. E, quel che è peggio, sciocco, pavido, ed eticamente storto nessuno intona: repressione!