Palermo, Antonio Pappalardo candidato: “Un carabinieri antimafia”

Pubblicato il 11 Marzo 2012 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Si candida a sindaco perche' e' convinto ''che con un carabiniere al comando dell' amministrazione Palermo avra' finalmente un'immagine diversa da quella di citta' della mafia''. E per affrontare la campagna elettorale, il generale Antonio Pappalardo, ex capo del Cocer, ha chiesto alla sua gente un piccolo sforzo economico.

''Ho accettato perche' me lo hanno chiesto i palermitani – dice prima di riunirsi con i suoi sostenitori in un hotel a Palermo – Non vado in giro regalando pentolame e cucine come sta facendo qualcun altro; non ho soldi, vado avanti con piccoli contributi, anche di 1 euro o 10 centesimi. E' quando diventero' sindaco rinuncero' all'indennita', non prendero' nulla, cosi' daro' l'esempio della buona amministrazione''.

Promette che rimarra' in carica, se eletto, per un solo mandato, ''poi cedero' il bastone di comando ad altri, nel segno dell'alternanza''. ''Dopo la mia elezione – afferma – riuniro' i palermitani allo stadio: in quel momento Palermo si rendera' conto di avere svoltato: la gente capira' che avendo eletto sindaco un carabiniere la strada del cambiamento sara' gia' in atto. Gia' immagino cosa' accadra' a Roma: apriranno i giornali e diranno: 'minchia, a Palermo e' diventato sindaco Antonio Pappalardo, no Peppino Cacace''.

Al centro del suo programma mette il lavoro, l'ambiente, la lotta alla criminalita'. ''Non ha senso promettere il lavoro portando tre-quattro fabbriche in piu' – sostiene – Io cambiero' il sistema, lavorero' per dare legalita'. Nominero' assessore alla sicurezza un carabiniere che coordinera' la polizia municipale, dovra' essere a servizio degli imprenditori e dei cittadini onesti''.