Pamela Anderson, nuovo attacco a Matteo Salvini: “Pericoloso. Demonizza perfino il cibo etnico”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2018 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
Pamela Anderson, nuovo attacco a Matteo Salvini: "Pericoloso. Demonizza perfino il cibo etnico"

Pamela Anderson, nuovo attacco a Matteo Salvini: “Pericoloso. Demonizza perfino il cibo etnico” (Foto Ansa)

LOS ANGELES – Pamela Anderson ancora contro Matteo Salvini. L’ex playmate ed ex bagnina di Baywatch ne ha parlato in una intervista a Rolling Stones. 

Dopo l’attacco di alcuni giorni fa, in cui via Twitter l’attrice canadese aveva paventato il ritorno del fascismo dopo le misure anti-immigrazione volute dal ministro dell’Interno e vicepremier, Anderson è tornata a parlare dei rischi legati a Salvini collegati anche al suo odio per il cibo etnico. 

 

“Che problema hai con Matteo Salvini?”, le ha domandato Dario Falcini. E lei: “Non lo conosco personalmente. Ma appena ho sentito il suo slogan “Prima gli italiani” durante la campagna elettorale, ho sentito in lontananza l’eco di Trump e del suo “America First”, ed è come se avessi avvertito cosa stava per accadere. Tutto si basa sull’odio per l’altro. Prendi l’esempio del cibo. Siamo arrivati al punto che si demonizzano le ricette straniere in cucina, come dimostra la storia del vostro famoso chef Vittorio Castellani. Sono sicura che il signor Salvini sotto sotto apprezzi il cibo etnico, e allora, mi chiedo, perché sta creando una società che ha paura di tutto ciò che viene da fuori, persino di quello che si mangia?”.

E poi, rivelando conoscenze inaspettate, l’ex bagnina ha aggiunto: “A me non sembra di aver reinventato la ruota, quando ho detto quella frase (sul pericolo del ritorno del fascismo, ndr). Oppure sì? Nel 1995 il grande Umberto Eco scrisse il suo saggio Il fascismo eterno , che ho letto di recente. Descrive 14 peculiarità connaturate al fascismo, che per lui non rappresenta un sistema coerente. Per questo parla di “ur-fascismo”, che è caratterizzato dal culto delle tradizioni e dalla paura del diverso, dalla mobilitazioni della classe media frustrata e dall’ossessione per le cospirazioni, e ancora lo spregio per la debolezza, il machismo e così via. Pensa a leader come Trump, Bolsonaro e, appunto, Salvini: loro hanno tutte queste caratteristiche. Puoi chiamarlo fascismo oppure in un altro modo, ma il punto è che oggi viviamo in un mondo pericoloso ed è meglio iniziare a parlarne, prima che sia troppo tardi”.