Ddl corruzione: Severino prova a bloccare la norma “salva-Berlusconi”

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Paola Severino blocca, o almeno ci prova, l’emendamento “salva Berlusconi” contenuto nel ddl Anticorruzione e presentato da Francesco Paolo Sisto (Pdl). Il ministro infatti ha dato parere negativo all’emendamento che punta a cambiare il reato di concussione prevedendo che ci debba essere sempre ”un’utilità patrimoniale” e che, quindi, potrebbe “salvare” Silvio Berlusconi dall’accusa di concussione nell’ambito del processo Ruby.

Silvio Berlusconi, per il caso Ruby, è accusato di prostituzione minorile e concussione. Quest’ultimo reato è contestato per la telefonata che da Parigi il Cavaliere fece alla Questura di Milano, la notte tra il 27 e il 28 maggio, per permettere alla minorenne marocchina Karima El Marough, fermata perché denunciata per furto, di lasciare gli uffici di via Fatebenefratelli il più presto possibile. E Ruby, nonostante non fosse stata compiutamente identificata, fu affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti.

Grazie alla aggiunta di una parola, ovvero “patrimoniale”, al reato di concussione, come scrive Repubblica, si rischia di non poter contestare il reato. L’emendamento del deputato Francesco Paolo Sisto, avvocato barese e componente della comissione Giustizia, prevede che debba essere cancellato il reato se non è provato il passaggio “di denaro o altra utilità”. Berlusconi quindi che chiamò, usò la sua qualifica di primo ministro e disse che Ruby era la nipote dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, non dovrebbe rispondere della concussione sulla polizia. Non avendo versato soldi, né avendo promesso vantaggi il leader del Pdl quindi non potrebbe essere imputabile.