Parlamentari fannulloni? Una mistificazione che passa per decreto

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 19 Maggio 2010 - 17:46| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Giuseppe Giulietti

Parlamentari fannulloni? Sicuramente i fannulloni non mancano, forse non mancano neppure i corrotti e gli incapaci, ma la rappresentazione di questi giorni non coglie affatto la gravità di quanto sta accadendo. In questi ultimi due giorni, per fare un esempio, la camera dei deputati è stata costretta a votare una ratifica internazionale e ad attendere che governo e maggioranza riuscissero a portare in aula un provvedimento relativo ai disabili e alle forme del loro inserimento nel mondo del lavoro.

Per ore e ore i parlamentari hanno atteso che la maggioranza risolvesse i contrasti al proprio interno e soprattutto che riuscisse a trovare i soldi necessari. Il provvedimento, infatti, era arrivato in aula sprovvisto della relativa copertura e dunque invotabile. La stessa scena si era ripetuta la settimana precedente e probabilmente si ripeterà. I fannulloni, in questo caso non c’entrano nulla, anzi questo tipo di lettura può forse piacere agli amanti dell’antipolitica, ma non consente di capire la trasformazione costituzionale e istituzionale già in atto, forse già avvenuta.

Questo governo sta trasferendo l’attività legislativa in sede impropria,potere esecutivo e legislativo tendono a coincidere. Il processo legislativo si compie attraverso la decretazione d’urgenza, il voto di fiducia, i decreti e i regolamenti ministeriali. Di decreto in decreto il potere si sposta verso la presidenza del consiglio svuotando il Parlamento, altro che i fannulloni! Questo processo di costruzione della repubblica presidenziale per via extraparlamentare ed extra costituzionale è accompagnato da una progressiva riduzione del ruolo e della funzione della azione del potere giudiziario e dalla progressiva abolizione del diritto di cronaca.

Non casualmente mentre la camera dei deputati è sostanzialmente bloccata perché non ci sono leggi da votare,il senato sarà impegnato nella approvazione della legge berlusconissima: quella sulle intercettazioni, il grande cappuccio che dovrà oscurare l’opinione pubblica, affinchè quasi nulla sappia sulla corruzione dilagante e sul malaffare di regime. Proprio in queste ore sono state votate le norme relative all’inasprimento delle pene per giornalisti ed editori che dovessero mai decidere di continuare a fare il loro mestiere.

La maggioranza non può e non vuole portare alla approvazione le norme che servirebbero all’Italia e agli italiani per fronteggiare la devastante crisi sociale, ma trovano invece il tempo e la volontà politica per tentare di imporre le norme che servono alla cricca. Altro che il Berlusconi giustizialista! Sulla scena c’è sempre il solito Berlusconi quello che ama le liste di prescrizione e di proscrizione, quello che non vuole espellere le mele marce, ma più semplicemente le vuole solo camuffare, renderle invisibili, per poterle utilizzare nella prima macedonia da servire a tavola. Per Berlusconi c’è un solo modo per eliminare la corruzione: eliminarla dalle cronache, dal cinema, dai libri,dalla rete… Mettiamo dunque in prima pagina i parlamentari fannulloni, ma cerchiamo di non dimenticare il grande imbroglio ordito dal grande imbroglione.