Se Parlamento non vuole, niente processo, arresto o sentenza per i parlamentari. Seconda mossa Pdl

Pubblicato il 20 Ottobre 2009 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA

La prima era già un indizio grosso come una casa, la prima era la proposta di legge presentata da Lucio Malan parlamentare del Pdl. C’era scritto in sostanza di ritornare all’immunità parlamentare, quella cosa per cui i parlamentari non possono essere indagati, processati, tanto meno condannati se la Camera cui appartengono non è preventivamente d’accordo. Quella cosa che c’era nelle nostre leggi, introdotta da chi fece la Costituzione dopo il fascismo. Costituenti preoccupati appunto, dopo l’esperienza della dittatura durante la quale la magistratura obbediva al governo, di evitare che il parlamentare fosse a rischio ritorsione da parte del potere esecutivo. Quella cosa che fu cancellata dalle nostre leggi dopo che per decenni il ceto politico l’aveva usata non come garanzia per se stesso ma come privilegio di casta, infatti non la davano quasi mai l’autorizzazione a procedere, anche quando sotto accusa non erano certo le idee o le azioni, anche quando si trattava di pura e semplice corruzione. Fui tolta l’immunità parlamentare e i più determinati a toglierla erano allora i leghisti e i missini, poi diventati An. Quasi venti anni fa…un’eternità.

Adesso, dopo il primo indizio grande come una casa, è arrivato il secondo che non fa coincidenza ma costituisce una prova. Di Malan si era detto: iniziativa personale. Così aveva detto il Pdl. Ma ora Giuseppe Valentino, vice di Niccolò Ghedini alla presidenza della Consulta Giustizia del Pdl, presenta al Senato un’altra proposta di legge. Anzi più o meno la stessa: «Senza autorizzazione della Camera nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a procedimento penale, arrestato, privato della libertà personale o sottoposto a perquisizione domiciliare e personale». Non solo, l’autorizzazione della Camera ci vuole anche per eseguire una sentenza sia pure già «irrevocabile».

Due indizi che abbondantemente provano che il Pdl rivuole l’immunità. Subito, oggi, appena possibile. Fa parte della grande riforma della giustizia. Quando la voteranno in Parlamento sarà utile esercizio di memoria storia andarsi a rileggere ciò che leghisti e uomini di An dicevano in Parlamento contro l’immunità parlamentare.