ROMA – I partiti non esistono più ma i rimborsi ci sono ancora eccome: 500 milioni di euro che escono dalle casse dello Stato e arrivano in quelle delle formazioni politiche “defunte” che non sono nemmeno più rappresentate in Parlamento.
A scandagliare la lista dei numeri e dei fondi elettorali, Alleanza Nazionale, Forza Italia, Margherita e Democratici di sinistra prendono ancora soldi. Sono sedici i milioni che prende la Margherita come rimborsi incassati nel triennio 2008-2010, 36 invece quelli ottenuti dallo Stato nel triennio 2008-2010 per la creatura di Silvio Berlusconi, 18 invece quelli di An per il periodo 2009-2010.
La chiave di questa emorragia di denaro è contenuta in un articolo della legge mille proroghe datata 2006 che consente di spartire torta e benefici anche se la legislatura è già finita-
Stando a quanto scrive Repubblica, secondo la Corte dei conti altri partiti non “defunti” come la Lega Nord e Rifondazione comunista per esempio avrebbero ricevuto più soldi di quanto hanno speso per le elezioni.
L’anno d’oro però per i partiti italiani defunti è il 2008: in quell’anno approdano nelle loro tasche la terza rata del rimborso per le politiche del 2006 che vale “99,9 milioni di euro, la prima rata del rimborso per le politiche del 2008 che ammonta a 100,6 milioni di euro, i 41,6 milioni di euro della quarta rata del contributo avuto per le regionali del 2005 e la quinta rata del rimborso per le europee del 2004 che vale 49,4 milioni”.
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