Patti Lateranensi, la Lega ci ha provato ma torna indietro e prende le distanze da ‘La Padania’: “Non abbiamo intenzione di modificare il Concordato”

Pubblicato il 26 Agosto 2009 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

Mario Borghezio, europarlamentare della Lega

Dopo l’ennesimo attrito con la Chiesa, la Lega fa un passo indietro e prende le distanze dall’ editoriale pubblicato mercoledì dalla Padania, in cui si minacciava di modificare i Patti Lateranensi che regolano, per Costituzione, i rapporti fra Italia e Vaticano.

La smentita arriva da Mario Borghezio che oltre ad essere un europarlamentare della Lega è anche il presidente dell’Associazione Padania cristiana. «È un’opinione legittima dell’autore dell’articolo – afferma Borghezio – ma non esprime la posizione ufficiale della Lega».

Se la cava così, quindi, il partito di Bossi, che ancora una volta aveva tentato di zittire la Chiesa sul tema dell’immigrazione ma che di fronte ad una sollevazione nazionale (contro le parole della Padania si è schierata anche gran parte della maggioranza) ha pensato bene di fare dietro front. Ci ha provato ma non le è andata bene e allora, tutti pronti a smentire e a prendere le distanze da quanto scritto sulla Padania, che è l’organo ufficiale della Lega, da Stefano B. Galli.

«Nel movimento leghista si avverte qualche malessere per alcune uscite di esponenti della Chiesa – ha ammesso Borghezio – ma da qui alla revisione del Concordato ne passa. Abbiamo totale fiducia nel magistero di Papa Ratzinger, ma ricordiamo anche le parole “Libera Chiesa in libero Stato” pronunciate da Cavour. La Chiesa ha diritto di indicare la dottrina, ma lo Stato ha uguale diritto di andare avanti nelle sue scelte. Nella Lega non tutti gli interventi della Chiesa sono andati giù. In particolare, l’editoriale durissimo di Famiglia Cristiana sul giochino dei barconi. Sembra che ogni occasione sia buona per attacchi severi e ingiustificati contro le opinioni espresse dai ministri della Lega. La politica della Lega sull’immigrazione è giusta per il bene della nostra gente, ma anche per gli immigrati che non devono essere trasportati come animali da gente senza scrupolo».

Una posizione, quella di Borghezio, che è stata confermata anche da Fabrizio Bricolo e Roberto Cota, rispettivamente capogruppo della Lega al Senato e alla Camera. I due parlamentari del Carroccio, in un comunicato congiunto, hanno sottolineato che «La Lega non ha alcuna intenzione di modificare il Concordato che così com’è va bene».

«Ricordiamo – hanno aggiunto Bricolo e Cota – che per quanto ci riguarda non c’è alcuno scontro con la Chiesa cattolica, anche se alcune personalità come monsignor Marchetto hanno fatto dichiarazioni contro l’operato di questo governo che noi non condividiamo. Alle opposizioni rispondiamo che i problemi con la Chiesa li hanno loro, visto che sono i primi nel Parlamento a battersi per la pillola abortiva, i matrimoni gay e l’eutanasia».