Pd, al via la Convenzione nazionale. Mille delegati, assenti Veltroni, Prodi e Parisi

Pubblicato il 11 Ottobre 2009 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA

pdSi è aperta all’hotel Marriot di Roma la Convenzione nazionale del Pd che chiuderà ufficialmente la prima fase del percorso congressuale per la scelta del prossimo segreterio. Mille delagati a Roma per il Congresso del Partito democratico.

L’appuntamento è solo un’occasione per proclamare i risultati dei congressi di circolo che si sono tenuti nel mese di settembre, e per dare voce ai tre candidati: Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino, i quali si sottoporranno poi alla consultazione popolare delle primarie il 25 ottobre.

Il primo round lo ha vinto Bersani che nei congressi dei circoli ha ottenuto il 55,13%, seguito da Dario Franceschini con il 36,95% e da Ignazio Marino con il 7,92%, la percentuale di partecipazione è stata del 56,40% degli iscritti.

In platea i mille delegati eletti dalle convenzioni provinciali, presenti anche molti big del partito, ma non ci saranno Walter Veltroni, e nemmeno l’ex leader Margherita Francesco Rutelli, bloccato a casa con la febbre. Romano Prodi invierà probabilmente un messaggio. Mentre l’ex ministro Arturo Parisi ha annunciato stamani la sua defezione per protesta, a causa della decisione di non consentire ai delegati di poter parlare al congresso.

Si tratta di un evento molto diverso dai classici congressi di partito perchè il Pd si è dato un iter di selezione del leader che è un misto tra il vecchio sistema e il nuovo. Nella prima fase infatti sono stati chiamati a pronunciarsi sulle mozioni gli iscritti al Pd.

La seconda fase che si aprirà domenica, culminerà con le primarie del 25 ottobre, nelle quali saranno gli elettori e i simpatizzanti a pronunciarsi. Infine se nessuno dei tre candidati dovesse raggiungere il 50% più uno dei voti è previsto un terzo passaggio, quello dell’assemblea nazionale, (che viene convocata due settimane dopo le primarie) la cui platea sarà composta dai delegati delle tre mozioni, ma stavolta in proporzione ai consensi raccolti alle primarie. Un sistema evidentemente complesso che diversi dirigenti del Pd hanno criticato.

Oggi infine, verranno elette la commissione Etica e quella per le modifiche allo Statuto, la quale sarà composta dai delegati alla convenzione con una presenza delle tre mozioni in proporzione però ai voti presi nei congressi.