Pd, assemblea 20-21 settembre. Congresso? Boh. Primarie a novembre, ma per cosa?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2013 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA
Pd, assemblea 20-21 settembre. Congresso? Boh. Primarie a novembre, ma per cosa?

Enrico Letta e Matteo Renzi (foto Lapresse)

ROMA – Pd, quando sarà il Congresso? Allo stato attuale delle cose non si sa. Si sa che a settembre si stabiliranno le regole (per le primarie). Primarie che si può ipotizzare a novembre. Sì, ma per scegliere cosa: il segretario o il candidato premier? Nel giorno della Direzione, il Partito democratico (al solito) ha le idee chiare in apparenza, ma con tante strade aperte. E’ l’eredità della politica del “ma anche”, forse.

La classe dirigente del partito (che potremmo riassumere attorno alle figure di Guglielmo Epifani, Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani) vuole definire le regole del Congresso a settembre. E infatti Epifani ha confermato: “L’assemblea che stabilirà le regole del Congresso si terrà il 20-21 settembre“. E fin qui ci siamo: si stabiliranno le regole delle primarie. Primarie che si terranno il 24 novembre

A questo punto però c’è il secondo step: le primarie ufficialmente servono a scegliere il segretario. Uno dei candidati sicuri dovrebbe essere Matteo Renzi, gli altri chissà. Ed è qua l’ipotesi a sorpresa: la dirigenza pronta a candidare Enrico Letta. Letta contro Renzi.

Obiezione: “Ma Letta è presidente del Consiglio”. La sorpresa è proprio questa: voci di corridoio dicono che il governo da qua ai prossimi mesi potrebbe cadere. E non per mano di Berlusconi, bensì per mano di…Letta.

Letta avrebbe infatti il vantaggio di presentarsi agli elettori come il “salvatore della patria”. Potrebbe dire: “Ho fatto le riforme che andavano fatte e ora mi metto da parte”. Bisogna però cambiare la legge elettorale e approvare la legge di stabilità. Letta lo ha ribadito proprio la sera della direzione del Pd: “Col Porcellum si possono avere solo governi a larghe intese”.

Poi Letta si potrebbe tuffare nella sfida a Renzi, “forte” del ruolo responsabile che gli sarebbe attribuito. E le primarie di novembre si trasformerebbero automaticamente da primarie di partito a primarie di coalizione. E il Congresso rinviato a data da destinarsi.

Fantapolitica? Forse, ma mettendo insieme tutti gli elementi in quest’ordine, non è poi un’ipotesi così campata in aria.