Pd, Assemblea nazionale a Roma: si vota sul nodo dei diritti civili

Pubblicato il 5 Febbraio 2011 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Si è svolta alla Nuova Fiera di Roma il 5 febbraio la giornata conclusiva dei lavori dell’assemblea nazionale del Pd, terza ‘puntata’ del percorso programmatico a cui il partito sta lavorando da mesi. E che ha approvato i sei documenti elaborati in queste settimane dai forum. All’unanimità sono stati votati quelli su sanità (area coordinata da Beppe Fioroni), cultura (forum coordinato da Matteo Orfini), sicurezza (forum coordinato da Emanuele Fiano), pubblica amministrazione, famiglia e Mezzogiorno.

C’è interesse, invece, sul documento inerente i diritti civili, che dovrebbe contenere l’orientamento del partito sulle coppie di fatto, il testamento biologico e altri temi eticamente sensibili sui quali il Pd è chiamato a elaborare un punto d’incontro tra laici e cattolici. Quello dei diritti civili “è un tema che deve essere necessariamente al centro della nostra proposta politica e non può essere accantonato sul terreno della libertà di coscienza”, ha detto Dario Franceschini prendendo la parola dal palco dell’assemblea.

Tra i primi a parlare questa mattina, Enrico Letta che nel suo discorso ha lanciato un avvertimento ai democratici: “Attenzione alla sindrome del mitico communardo Niccolai, il giocatore del Cagliari che faceva gli autogoal”. Per Letta in questa fase decisiva, il Pd non deve dividersi. “Attenzione perché sui temi delicati, l’unità del nostro partito è fondamentale per battere Berlusconi”.

“La nostra unità interna è l’ingrediente con cui batteremo Berlusconi” ha detto Letta. Dopo il calcio Letta è passato a un paragone cinematografico. “Il Pd deve essere un po’ meno Forrest Gump e un po’ più il pirata Jack Sparrow di Johnny Depp. Dobbiamo uscire dalla logica funzionariale ed entrare nella logica della missione”, ha aggiunto e ha concluso con un appello per la capitale: “Alemanno impara dal sindaco Orsoni. E tu Zingaretti, liberaci da Alemanno il più presto possibile. Non è possibile che la nostra capitale sia costruita sulle peggiori logiche di corruttela”, ha detto Letta.

E perfino Berlusconi ha fatto la sua apparizione all’assemblea dei democratici. E’ apparso in video mentre racconta la sua versione del caso Ruby, e quando telefona a Lerner nella ormai celebre sfuriata televisiva. A seguire il messaggio del Pd: “Firma anche tu per cambiare l’Italia”. Dall’assemblea sono arrivati fischi. “Se Ruby fosse stata bionda Berlusconi avrebbe sostenuto, pur di andare davanti al tribunale dei ministri, che era la nipote della Merkel…”, ha detto il capogruppo Pd alla Camera, intervenendo dal palco dell’Assemblea Nazionale del partito. “Siamo in una fase di emergenza e dobbiamo reagire con una risposta di emergenza rivolgendoci a tutte le forze che sono fuori dal blocco berlusconiano”. Franceschini ha poi ribadito la proposta di un’alleanza costituente fondata su chi condivide “senso dello Stato, legalità, unità nazionale”.

E a chi nel Pd coltiva sogni personali, ha detto: “Dobbiamo mettere la costruzione di questo campo davanti a ogni problema di premiership. A tutti quelli che hanno una legittima ambizione, vorrei chiedere se è più importante la loro candidatura rispetto alla salvezza italiana”. La giornata di oggi si dovrebbe concludere con l’intervento affidato al segretario Pierluigi Bersani, nel primo pomeriggio.