Pd, caso Boccia: “Berlusconi? Con nuove carte riaprirei il processo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2013 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
Pd, caso Boccia: "Berlusconi? Con nuove carte riaprirei il processo" (LaPresse)

Pd, caso Boccia: “Berlusconi? Con nuove carte riaprirei il processo” (LaPresse)

ROMA – “Berlusconi ha nuove carte sul processo Mediaset? Se fosse così mi aspetto una revisione del processo. Inoltre, in un paese normale, si sarebbe aspettata la delibera della Corte sull’interpretazione della legge Severino”: a parlare, alle ore 10 del mattino, è Francesco Boccia da Bisceglie, deputato del Pd e presidente della Commissione Bilancio, interpellato da Giovanni Minoli a Mix24.

Parole che fanno arrabbiare più di qualche collega di partito. A partire da alcune senatrici del Pd: Doris Lo Moro, Donatella Albano, Lucrezia Ricchiuti e Laura Puppato. Che a stretto giro di orologio dichiarano:

“In un paese normale un giovane parlamentare come Boccia si sarebbe limitato a parlare di cose che conosce, senza avventurarsi in campi in cui naviga a vista”.

Stefano Esposito, senatore del Pd, per dirgliene quattro a Boccia preferisce Twitter:

“Caro Francesco Boccia, le tue dichiarazioni su decadenza di Berlusconi sono un insulto al lavoro dei tuoi colleghi senatori”.

Boccia risponde ad Esposito, sempre su Twitter:

“Caro Stefano Esposito fossi al Senato farei come colleghi Pd. Partito democratico sempre compatto, leggi meglio la mia dichiarazione”.

Esposito vuole avere l’ultima parola, almeno su Twitter:

“In momenti così delicati sarebbe meglio non parlare, così si evitano inutili fraintendimenti e letture sbagliate”.

Boccia poi, ambizioso com’è, vuole spingersi oltre il muro dei 140 caratteri, e alle agenzie di stampa affida la seguente precisazione:

“Per evitare ogni equivoco e inutili polemiche, non ho fatto alcuna valutazione sui documenti presentati da Berlusconi. Io ho risposto a una precisa domanda: ‘Se si scoprono nuovi testimoni e nuovi fatti che lo scagionerebbero, Berlusconi potrebbe chiedere la revisione del processo?’. Io ho detto ‘certo, come ogni cittadino, poi ci sarà sempre un giudice che giudicherà’. Una cosa scontata solo in Italia queste risposte banali creano sconcerto e polemiche. Ripeto: spetterà ai giudici stabilire la consistenza dei nuovi elementi. È così eretico questo banale pensiero?”