Pd non ritira ddl anti M5s: “Luigi Zanda non l’ha mai detto”

Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA
Pd non ritira ddl anti M5s: "Luigi Zanda non l'ha mai detto"

Luigi Zanda (foto Lapresse)

ROMA – Il Pd non ritira il disegno di legge anti Movimento 5 Stelle: il cosiddetto ddl Zanda-Finocchiaro (quello che escluderebbe dalle elezioni i non-partiti) verrà portato avanti in Senato dal Partito Democratico. Almeno così scrive l’Ansa, che avrebbe colto l’indiscrezione da qualcuno interno al partito. Salta così la retromarcia annunciata da Luigi Zanda a Repubblica (o almeno così interpretata dal giornalista di Repubblica che l’ha intervistato o comunque da chi ha titolato l’intervista).

L’Ansa spiega perché il Pd dovrebbe tirare dritto: si tratta di un “testo già presentato nella precedente legislatura e molto probabilmente non verrà mai discusso, ma non c’è alcuna intenzione di ritirarlo”.

Tra l’altro, prosegue la stessa fonte, Zanda a La Repubblica “‘non ha mai detto che lo avrebbe ritirato. Si è trattato di un titolo decisamente forzato”.

E infatti, a un’attenta lettura dell’intervista di Zanda, non c’è alcun riferimento a questa marcia indietro:

«Sono stupito, mi sembra una polemica del tutto strumentale. È un disegno di legge presentato nella scorsa legislatura e ripresentato quasi automaticamente, come di prassi, all’inizio di questa visto che non era stato affrontato prima delle elezioni. Il testo ha un obiettivo molto trasparente, dare attuazione all’articolo 49 della Costituzione con norme sulla democrazia interna ai partiti e sulla trasparenza dei loro bilanci. Quando è stato presentato la prima volta il Movimento 5 Stelle non era nemmeno in parlamento e a nessuno, tantomeno ad Anna Finocchiaro che era la prima firmataria, è mai passato per la testa che potesse riguardare questo o quel partito. Ripeto, quando è stato pensato ed elaborato i grillini non erano in Parlamento mentre quella dell’attuazione dell’articolo 49 è una lacuna molto seria del nostro ordinamento: sono decenni che tutta la buona politica denuncia l’assenza di una disciplina democratica dei partiti e francamente mi sembra una polemica molto sbagliata ».

E ora che fate? Tirate dritto?

«A me interessa la discussione sulla democrazia interna ai partiti, non questo o quel disegno di legge. Per quanto mi riguarda se l’interpretazione è così strumentale si viene a creare una situazione per cui la norma non mi interessa più. È un testo che ho sottoscritto per migliorare l’ordinamento, non per punire questo o quel partito o per far danno a qualcuno. Se questa è l’interpretazione, non ho alcun interesse a mantenere il provvedimento»

C’è differenza nel dire “ritiro il provvedimento” piuttosto che “se così stanno le cose, non ho interesse a mantenere il provvedimento”.