Pd, la “riscoperta” della Quercia: sarà simbolo delle fondazioni dei Ds in tutta Italia

Pubblicato il 29 Giugno 2010 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA

Il logo del Pds

I Democratici di sinistra rilanciano il simbolo della Quercia, e lo fanno per sostenere ”l’identita”’ delle numerose fondazioni nate in tutta Italia sulle ceneri delle vecchie sezioni del partito. Ad annunciarlo è il tesoriere Ugo Sposetti, nella relazione al bilancio 2009, approvato dal Consiglio nazionale Ds di giovedì 24 giugno.

I Ds non svolgono più attività politica, sospesa dall’aprile del 2007, quando il Congresso decise di dar vita al Pd insieme alla Margherita. Ma ricevono ancora le rate dei rimborsi elettorali delle ultime elezioni dove si erano presentati, quelle del 2006. Quest’anno le entrate sono ammontate a 24.082.279 euro mentre i costi di gestione (stipendi, affitti, utenze, ecc) sono stati di 9.272.153 euro. Comunque sia, il 2009 si è chiuso con un avanzo di 9.008.668 euro, che è andato a ripianare parte del debito storico, ormai superiore ai 180 milioni (l’esposizione con le banche e’ di 177.731.248 euro).

Nel 2009, pur in assenza di iniziative politiche vere e proprie, i Ds hanno avuto una sola attività: quella volta a ”tutelare la memoria della storia politica ed umana dei Democratici di sinistra”. Nel concreto si è provveduto ad archiviare su un software moderno l’Archivio del Partito, mentre e’ proseguita ”l’attività di ordinamento e classificazione del materiale cartaceo”.

Lo stato di avanzamento del lavoro è pari al 40%. Inoltre ”è stato affidato ad una società esterna il lavoro di scansione dell’archivio fotografico del Pci, che comprende circa 70.000 foto”. Inoltre è partito un progetto per la messa a disposizione del pubblico e degli studiosi di una serie di Fondi bibliotecari ”costituiti dalle donazioni degli eredi di dirigenti importanti del Partito”. In particolare sono state concluse le classificazioni dei Fondi bibliotecari di Camilla Ravera, Gerardo Chiaromonte e Giuseppe D’Alema. Tali fondi ”sono in cessione alle Fondazioni di Alessandria, Napoli e Ravenna”. Stesso progetto per la Biblioteca del Cespe, il centro studi sull’economia prima del Pci e poi dei Ds: la sua biblioteca verrà aperta al pubblico nella sede romana di via Sebino. Infine è proseguita la catalogazione dei 40.000 volumi dell’Istituto Gramsci.

Un capitolo a parte riguarda le Feste dell’Unità: ”Abbiamo raccolto sul campo il percorso politico-organizzativo” di questi eventi. L’obiettivo e’ ”conoscere la memoria di un’esperienza che milioni di persone hanno vissuto nell’arco di 60 anni”. Ma tra gli eredi dei Ds ci sono le decine di Fondazioni sparse sul territorio, ad alcune delle quali è intestato parte del patrimonio immobiliare che fu del partito. Nel 2009 i Ds hanno fornito il supporto per far aprire il sito internet a 29 di queste Fondazioni. ”E’ stato poi attivato un portale web nazionale – spiega Sposetti – che funziona da raccordo e da supporto. Sul portale sono pubblicate le iniziative delle Fondazioni, informazioni utili per la gestione tecnico organizzativa, corsi di formazione per la gestione e l’utilizzazione del sito Internet e per l’utilizzo degli altri pacchetti software”. ”Per segnare l’identita’ delle Fondazioni ed evidenziare la loro appartenenza ad un progetto comune – spiega ancora il tesoriere – sia il portale nazionale che i singoli siti sono caratterizzati dalla presenza di un logo unico: la quercia stilizzata, utilizzata negli anni passati per la campagna di raccolta fondi dei Ds ‘Io ci credo”’.