Pd, Enrico Letta: “Rutelli piccona il partito, parla come Gasparri”

Pubblicato il 1 Novembre 2009 - 17:19 OLTRE 6 MESI FA

«Davanti alla frase di Rutelli “il Pd è un ceppo del Pds con molti indipendenti di centrosinistra” sono rimasto allibito. Gasparri e Cicchitto hanno commentato le primarie del Pd con le stesse parole». L’esponente del Pd Enrico Letta, intervistato dal Corriere della Sera, parla di «atteggiamento ingeneroso nei confronti sia dei 3 milioni di italiani che hanno votato alle primarie, sia di Franceschini, che ha preso un milione di voti».

«Rispetto la decisione di Rutelli ma sono amareggiato per i toni, perché non trovo serio che si picconi il Pd in quel modo. Poi mi ha stupito la sua scelta così accelerata, quasi fatta apposta per sciupare la vittoria di Bersani», dice Letta.

Tuttavia, «so che gli obiettivi sono gli stessi e ci ritroveremo. Ho profonda stima per Dellai e Tabacci, sarebbero perfetti ministri nel governo dell’alternativa a Berlusconi. Spero che ci sia una competizione virtuosa tra noi, Rutelli e Casini per prendere voti degli elettori di buon senso che hanno votato il Pdl». Sulle riforme istituzionali, «Bersani ha davanti la grande occasione di cogliere l’indicazione di Napolitano e tentare la via dell’intesa. Vedo che da parte di Berlusconi c’è un’apertura alla nomina di D’Alema a ministro degli esteri Ue, per cui penso che si possa mettere da parte un anno di guerra civile per fare cose utili al Paese», dichiara Letta.

Per uscire dalla crisi, aggiunge, «tre cose si possono fare fin da ora: gli ammortizzatori sociali, l’incentivazione del lavoro femminile e poi, se il governo vuol fare il taglio dell’Irap alle Pmi, noi siamo disposti a lavorare in questa direzione».