Pd, la campagna elettorale se la paga il candidato: “Fino a 30 mila euro l’uno”

Pubblicato il 23 Gennaio 2013 - 10:01| Aggiornato il 16 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La campagna elettorale, complici i tagli al finanziamento per i partiti, i candidati del Pd se la pagano da soli. Tra i 20 e i 30mila euro l’uno, è quello che il partito chiede per le spese di campagna elettorale. “Dai 20 ai 30 mila euro ciascuno, ma non ci sono troppi mal di pancia, si deciderà localmente la quota di ognuno e le cifre andranno ai comitati sul territorio”, raccontano a La Stampa due deputati ricandidati. Ai giovani, eletti per la prima volta, viene chiesto molto meno, ma la prassi non è nuova: già nel 2008, quando i contributi per i partiti erano interi, si chiedeva “l’aiutino” al candidato. “Si è vero, chiediamo un contributo – dice Bersani – ma attenzione: abbiamo ragazzi di 25 anni che hanno vinto le primarie e non è che a loro chiediamo certe cifre”.

Insomma, se il Porcellum ha un merito è quello di dare una chance in più ai giovani che non possono permettersi i costi di una campagna elettorale, non dovendo andare in giro a cercare voti. Ma questo vantaggio rimane solo su carta se ognuno deve dare il suo obolo. Il Pd ha fornito a La Stampa alcuni numeri sulla campagna in corso, comunque “low cost” rispetto agli altri anni:

Dei 6,5 milioni messi in cantiere dal Pd, 4,6 milioni vanno sotto la voce Comunicazione. Dove rientra quasi tutto: se si fa uno spot o un manifesto, si paga l’agenzia pubblicitaria, il regista o il fotografo. L’acquisto degli spazi per le affissioni, 2 milioni. Dentro la cifra dei 4,6 milioni rientra anche il piano media: la pubblicità su giornali, radio e tv e web, altri 2 milioni; 300 mila euro per volantini e materiali tipografici; e altri 300 mila per spese varie. Altra voce, Manifestazioni ed Eventi nazionali, 500 mila euro: affitto delle sale, allestimento e catering. In pratica, le iniziative del candidato Bersani, ma anche le conferenze nazionali come quella sul turismo, o la conferenza stampa dei candidati delle circoscrizioni estere. Voce corposa, Mailing elettorale, cioé buste e francobolli per spedire le lettere agli elettori di regioni a rischio, Piemonte, Lombardia, Sicilia, Campania.