Pd, Matteo Renzi: “Dopo le primarie o falliamo o cambiamo”

Pubblicato il 11 Dicembre 2013 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi: "Dopo primarie, o falliamo o cambiamo"

Matteo Renzi (foto Lapresse)

FIRENZE – Dal voto delle primarie è arrivata ”una responsabilità straordinaria: fallire significherebbe diventare come gli altri. Riuscire porterebbe l’Italia a proporsi come locomotiva dell’Europa. Non c’è una terza ipotesi: o il fallimento totale o il cambiamento profondo”. Lo scrive il neo eletto segretario del Pd, Matteo Renzi, nella sua eNews a proposito del risultato delle primarie.

Riforma elettorale e riduzione costi della politica, un piano del lavoro e trasformazione dell’Europa: sono i tre impegni che Matteo Renzi mette in cima alla lista delle cose da fare.

”A questi impegni – spiega – non sono vincolato soltanto io: ma da domenica è vincolato l’intero Pd, che oggi è spina dorsale della maggioranza. Questi sono gli obiettivi della maggioranza parlamentare, adesso, e se falliremo non avremo alibi, sarà stata solo colpa nostra. Se ce la faremo, invece, avremo dato un colpo decisivo al rinnovamento dell’Italia”.

”Tanti di voi ci hanno creduto, si sono messi in fila, hanno lottato, si sono impegnati” aggiunge Renzi ricordando che gli elettori hanno consegnato al Pd ”la loro residua speranza. Guai a noi se non saremo all’altezza di un gesto così bello”. ”Certo, tante persone mi hanno dimostrato un affetto e una fiducia che emoziona a responsabilizza: deludere chi si vuole bene è la cosa peggiore, per un politico”.

”Io, da parte mia, ce la metterò tutta”, prosegue il sindaco che poi aggiunge: ”Sono consapevole che non tutto dipenda da me. Ma quello che dipende da me lo farò con tutto me stesso perché il messaggio dell’8 dicembre è arrivato forte e chiaro”.

Il piano per il lavoro annunciato da Renzi già nella campagna elettorale per le primarie prevede semplificazione normativa, revisione sistemi della formazione professionale, modifica degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo, scrive, è ”aumentare investimenti stranieri e locali in Italia, creando occupazione e superando il corporativismo. Il dato della disoccupazione al 12,7% (più del doppio che in Germania e in Austria) mi sconvolge. Possiamo diventare il territorio più attrattivo d’Europa. Ma bisogna combattere le rendite di posizione”.

Per quanto riguarda le riforme istituzionali, il segretario del Pd ribadisce quanto annunciato: ”Nuova legge elettorale maggioritaria, attesa da 8 anni. Via il bicameralismo perfetto con trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie. Riduzione di un miliardo di euro dei costi della politica. Loro ne parlano da circa trent’anni: noi, semplicemente, lo faremo”.

Secondo Renzi inoltre serve una ”battaglia per trasformare l’Europa sempre di più sulla base dei valori che l’hanno fatta grande: scuola, cultura, diritti e non solo sui temi dei quali si è parlato nell’ultimo ventennio: banche e burocrazia. Sapendo che questo sarà il vero banco di scontro alle elezioni del 25 maggio: ormai per molte forze politiche l’Europa è la colpevole di tutto. Dietro l’Europa i politici italiani mascherano le loro incapacità. La realtà sta altrove: a noi il compito di difenderla e raccontarla”.