Camera boccia norma su più frutta nelle bevande analcoliche, Pd spaccato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2014 - 23:33 OLTRE 6 MESI FA
Pd spaccato, Camera boccia norma su più frutta nelle bevande analcoliche

(Foto Ansa)

ROMA –  E’ stato bocciato in commissione Affari Europei l’emendamento presentato dal Pd per portare da 12 a 20 per cento la soglia minima del contenuto di frutta nelle bevande analcoliche a base di frutta prodotte e commercializzate in Italia.  L’emendamento era stato accantonato la sera di martedì 25 marzo dopo che il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi aveva espresso parere contrario. Oggi il copione si è ripetuto, con il sottosegretario che ha riportato alla commissione il parere del ministro competente Maurizio Martina: per il governo ci sono buone probabilità che l’emendamento, una volta approvato, non passi l’esame della Commissione Ue.

Ma il dato politico rimane la spaccatura in seno al Partito Democratico che, con alcuni deputati, si è mostrato fortemente critico nei confronti del ministro Martina: “E’ il ministro delle Politiche agricole o delle multinazionali? E’ singolare che invece di difendere gli interessi dei nostri agricoltori e consumatori, sulla quota di frutta nei succhi il ministro preferisca tutelare le grandi aziende e vada contro il voto espresso dalla commissione Agricoltura su impulso proprio del Pd”, dichiarano i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi della commissione Agricoltura, Federico Gelli e Giovanni Burtone, entrambi della commissione Affari Sociali. “L’aumento della quota di frutta nelle bevande analcoliche – spiegano i deputati Pd – rappresenta una conquista che tutela maggiormente la salute dei consumatori, come dicono i medici, e dà  impulso ai nostri produttori, in particolare quelli medi e piccoli. Una misura che sorprendentemente il ministro all’Agricoltura non ha voluto sostenere, andando contro il suo stesso settore di competenza. Un atteggiamento poco comprensibile: nel momento in cui i parlamentari del Pd mostrano di saper resistere alle pressioni, la sconfessione arriva proprio dal titolare del ministero competente”.

“Riteniamo che la proposta sia stata giustamente bocciata, così da evitare un altro colpo grave a un Made in Italy fatto di aziende di ogni dimensione e da molti marchi storici italiani”. Lo afferma il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani. “Riteniamo opportuno chiarire – sottolinea Federalimentare – che la proposta si riferisce alle bibite a base di succo e non ai succhi di frutta 100% a cui si continua a fare impropriamente richiamo”.

“E’ una proposta boomerang – conclude Ferrua – che penalizza le imprese che producono per l’industria e quelle che riforniscono direttamente un mercato finale nel quale i consumatori possono già scegliere bibite con diversi percentuali di succo in base ai propri gusti. I prodotti italiani piacciono, hanno mercato e già impiegano più del doppio del succo rispetto alla media Ue, e lo indicano chiaramente in etichetta”.