Pd, tartare di tonno e pesce al pomodoro. Conto: 91€. Renzi paga a Bersani

Pubblicato il 9 Gennaio 2013 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi e Pierluigi Bersani a pranzo insieme al ristorante il Grano, in piazza Rondanini, Roma, 3 gennaio 2013 (foto Ansa)

ROMA – Tartare di tonno, pesce al pomodoro, vino e grappa sul finire. Totale: 91 euro. A pagare il conto dell’ormai famoso pranzo di giovedì scorso, tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani, è stato il sindaco di Firenze. I retroscena della colazione più chiacchierata dell’ultima settimana sono svelati sul settimanale Chi, da oggi in edicola. Tutti a chiedersi soprattutto due cose: quale fosse il menù e chi avesse pagato. Il luogo si sapeva già: il ristorante Grano, in piazza Rondanini, a metà strada tra il Pantheon e il Senato, già frequentato da molti politici e di cui Bersani è un abituè.

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Altro che pranzo a base di carne, come inizialmente ventilato. In tavola c’erano specialità di mare. “Bersani e Renzi a pranzo, un primo e un secondo”, avevano sottilmente ironizzato su Twitter. Ma di un antipasto e un secondo si è trattato, che non lasciano adito a interpretazioni e allusioni. Renzi, giacca e cravatta celeste, davanti al segretario, in cravatta rigorosamente rossa, non ha negato la sua collaborazione in campagna elettorale. Ma, irremovibile, ha ribadito che non accetterebbe mai una poltrona da ministro. “Nemmeno se Bersani si mettesse in ginocchio”.

Forse, ironizza il Giornale, ci vorrà un’altro vertice a tavola. Magari a Firenze, magari stavolta paga Bersani, a suon di piatti di ribollita e bistecconi. Chissà che poi il sindaco non si lasci convincere. Ma su Chi, Renzi è fa il vago: “Tra un anno e mezzo o cinque, chissà..”. Sa bene che se manterrà la parola data, di tornare a fare il sindaco dopo la sconfitta, quando si ricandiderà a premier potrà farlo a testa alta. “E allora non ci saranno più Bersani sulla sua strada”.