Il Pd voterebbe l’arresto di Berlusconi: con Grillo le manette sono maggioranza

Pubblicato il 13 Marzo 2013 - 10:11| Aggiornato il 26 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Pd voterebbe per l’arresto di Berlusconi? “Se gli atti sono fondati, sì, non  abbiamo preclusioni“. Lo ha sostenuto Maurizio Migliavacca coordinatore Pd e uno degli uomini più vicini al segretario Bersani. Non può sfuggire che, dopo le dichiarazioni in tal senso del capogruppo 5 Stelle Vito Crimi, la soluzione dell’arresto, cioè del sì a un’eventuale richiesta d’arresto dei giudici, in Parlamento sarebbe  a questo punto maggioritaria.

Migliavacca ha risposto a una sollecitazione in tv dagli schermi di Sky Tg 24, soprattutto alla luce della presa di posizione del Capo dello Stato che, bacchettando Pdl e giudici, si è posto come arbitro della contesa che coinvolge le istituzioni.

In ogni caso, il sì, sia pure subordinato alla lettura delle carte, all’arresto, risponde in qualche modo alle battute “manettare” di Beppe  Grillo che per l’ex presidente del Consiglio prevede un futuro craxiano”, invitandolo per questo a riparare all’estero (“con tutte le sue Ruby”). Oggi (13 marzo), il Fatto Quotidiano attacca direttamente Napolitano, accusato da Marco Travaglio di essersi fatto spaventare da Berlusconi, inducendolo a una posizione che non è di equidistanza ma sostanzialmente “pilatesca”.

Il sì all’arresto del Pd come va considerato? Può anche sembrare una semplice, generica evocazione di uno scenario, di là da venire e per ora non all’ordine del giorno, buono per coprire il fianco sinistro di chi vuol chiudere, una volta per sempre, anche per via giudiziaria il capitolo Berlusconi. Tuttavia, non risultano adesioni che impegnano il Pd all’appello di Micromega per l‘ineleggibilità del Cavaliere perché titolare effettivo di concessioni statali.

Secondo il Corriere della Sera di oggi, il richiamo di Napolitano che critica il Pdl per la marcia sul tribunale ma chiede garanzie ai giudici affinché anche Berlusconi possa partecipare alla vita politica-parlamentare è stata accolta dal Pd come un giocatore accetta le decisioni dell’arbitro. Bersani è concentrato a testa bassa, è lui steso a dirlo, solo sul governo. Resta contrario a qualsiasi forma di salvacondotto, ma approva l’azione dell’arbitro perché interrompere questa partita significa bloccare l’intero campionato.