Pdl: bufera su Bocchino, stile soviet, raccolta firme per la sfiducia

di Sergio Carli
Pubblicato il 23 Aprile 2010 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino

Sarebbe in dirittura d’arrivo un documento di sfiducia nei confronti di Italo Bocchino, vice presidente del gruppo Pdl alla Camera, “reo” di essere troppo vicino a Fini. Il testo sarebbe nelle mani di alcuni deputati del Pdl schierati con Silvio Berlusconi. Lo riferiscono fonti parlamentari del partito che spiegano, tuttavia, come la raccolta delle firme non sia ancora partita. “Ne stiamo parlando da tempo, ma ancora non siamo partiti”, conferma un parlamentare del Pdl che chiede di restare anonimo. La raccolta delle firme, sottolinea un altro esponente del partito, dovrebbe però partire a breve.

E ieri, dopo la direzione del Pdl all’auditorium della Conciliazione di Roma, Bocchino è tornato a schierarsi con il presidente della Camera: “Grazie all’ingresso in campo di Gianfranco Fini, nel Pdl c’é il pluralismo e non è più il partito del berlusconismo. Si discute e si decide. Poi la maggioranza vincerà e vorrà dire che noi ci adegueremo a quello che decide”. Secondo Bocchino “ci sono due anime diverse nel partito di maggioranza. Il Pdl è nato dall’incrocio di due diverse leadership. Berlusconi ha deciso di rinnegare una di queste due leadership. Questo è un errore anche perché Gianfranco Fini – ha concluso Bocchino – non è uno dei tanti”.

“Abbiamo diritto di dissentire – prosegue Bocchino – non ci si può dire ‘non organizzatevi’: in quale democrazia questo non é previsto? La nostra è una minoranza politica-culturale’: poter discutere – conclude – all’interno del partito non è reato di lesa maestà”.