Pdl, il caso Sardegna nell’agenda estiva di Berlusconi

Pubblicato il 22 Luglio 2010 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

Ugo Cappellacci

E’ imminente il verdetto di Roma Capitale sulla gestione in Sardegna del Popolo della Libertà, un partito in perenne fibrillazione dopo la sconfitta alle elezioni amministrative di maggio, alle prese con la questione morale intrecciata alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il governatore Ugo Cappellacci.

E’ in dirittura d’arrivo la relazione sullo stato di salute del partito affidata al senatore Romano Comincioli, il ‘supervisore’ chiamato da Berlusconi a rimettere ordine nelle fila del Pdl isolano. Dopo settimane di contatti e confronti con i parlamentari eletti in Sardegna e i consiglieri regionali, raccolte anche le risposte di un questionario in cui si è chiesto apertamente se si vuole un cambio ai vertici del partito, Comincioli è pronto a mettere nero su bianco e a consegnare il documento al Cavaliere, forse già la prossima settimana.

Da qui partirà la verifica che approderà sul tavolo di Berlusconi ad agosto, quando il premier si occuperà della riorganizzazione complessiva del Pdl a livello nazionale e locale.

Il lavoro del senatore Comincioli, grande conoscitore della situazione sarda, viene vissuto con un certo distacco dagli attuali dirigenti del partito: il coordinatore regionale Mariano Delogu e la vice Claudia Lombardo, presidente del Consiglio regionale. A loro è stata formalmente rinnovata la fiducia dai vertici romani, ma l’arrivo di Comicioli è suonato come un commissariamento mascherato.

Non va meglio la situazione all’interno del gruppo consiliare in Regione. Il capogruppo Mario Diana appare sempre più isolato: ieri a tarda notte è stato costretto a disdire una riunione di tutti i consiglieri del Pdl convocata per oggi pomeriggio perché all’appuntamento si sarebbero presentati solo in 4 su 31. Troppo pochi per fare quella valutazione politica richiamata da Diana nell’ordine del giorno.

I giochi in casa Pdl sono ancora aperti, e questo rallenta anche la verifica tra i partiti della maggioranza di centrodestra che governa la Sardegna da poco più di un anno mezzo. Cappellacci ha già cominciato gli incontri formali con alcuni degli alleati, che premono per riequilibrare la Giunta in chiave più politica (rimpasto con consiglieri regionali e leader di partito) e aggiustare il programma. Ma la sensazione è che la partita si chiuda solo quando anche il Pdl avrà trovato la quadra.