Il Pdl insiste: “Pd candidi Marini e lo rivotiamo”

Pubblicato il 20 Aprile 2013 - 11:26| Aggiornato il 2 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Maurizio Lupi insiste: ”Ripresentino Franco Marini e noi lo rivotiamo”. ”Non stiamo festeggiando – spiega il vicepresidente della Camera -. Stiamo sorridendo amaramente nel vedere come è stata ridotta l’elezione della più alta carica dello Stato. Provo rabbia e dispiacere. Il Pd, che ha sempre voluto insegnarci la superiorità morale, ha trasformato questa elezione in un congresso di partito, dilaniandosi tra correnti. E’ da irresponsabili”.

”Naturalmente – prosegue Lupi – non è una novità il nostro no più assoluto a Prodi. Berlusconi lo ha detto a Bari: è una personalità che spacca radicalmente il Paese. Il problema è nei democratici, incapaci di reggere sul nome di Marini. Hanno preferito ricompattarsi sull’idea comunista del nemico. Prodi ha avuto 101 voti in meno del previsto: rinunci, resti in Mali, visto che Marini aveva preso 521 voti e lui solo 395”.

Alla domanda se a Massimo D’Alema candidato, il Pdl non direbbe di no, Lupi replica: ”Il problema non è il nome. Abbiamo già votato Marini, che lo ripropongano e noi lo rivotiamo. Il Pd, però, ha dimostrato che è capace di stare insieme solo perché si raffigura di avere davanti un nemico”. Alla domanda se il Pdl potrebbe convergere sul candidato di Monti, Anna Maria Cancellieri, Lupi fa sapere: ”Se anche lo facessimo non avremmo i voti sufficienti. E’ una persona degnissima, autorevole, ma oggettivamente non ce la puo’ fare”.

Mentre la scelta di Rodotà ”creerebbe una ulteriore spaccatura nel Paese. E finirebbe soltanto per confermare che il movimento di Grillo rappresenta l’ala estrema della sinistra. Facile immaginare come finira’: avremo un esecutivo che mettera’ in ginocchio il Paese, ancora piu’ di adesso. Il Pdl fara’ una opposizione dura e si ripartira’ dalle piazze, dalle famiglie”.