Pdl, Nitto Palma: “Amnistia per ricanalizzare le energie della giustizia”

Pubblicato il 16 Maggio 2012 - 09:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Non credo vi sia una linea del Pdl” sull’amnistia, ma ”sono convinto che l’ingolfamento processuale nei tribunali debba essere regolato per legge, non dai provvedimenti organizzatori dei singoli capi degli uffici”. Lo dice in un’intervista al Giornale l’ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma che evidenzia un duplice vantaggio del provvedimento: ”il disingolfamento delle cause e quindi la possibilita’ di canalizzare le energie della giustizia su cose serie”.

”In genere – prosegue – l’amnistia riguarda reati che difficilmente possono concludersi con una sentenza definitiva in ragione della mannaia della prescrizione”. Un’opinione, spiega, che aveva anche da Guardasigilli. Tuttavia in quella funzione non poteva che ”esprimere la posizione della coalizione di governo” che su quel punto ”non mi sembrava fosse maggioritaria”.

La prescrizione, prosegue, ”e’ un’amnistia strisciante nel momento in cui e’ demandato agli uffici giudiziari di dirimere un percorso piu’ o meno veloce di un determinato processo rispetto a un altro similare”.

Con l’amnistia ”si andrebbero sostanzialmente a eliminare i processi per reati fino a tre o quattro anni, cioe’ quelli di minore importanza. Non si toccherebbero evidentemente i reati gravi”. Il tema, suggerisce Nitto Palma, andrebbe affrontato ”al di fuori degli atteggiamenti propagandistici a volte propri dei partiti”.