Emergenza carceri: senatore del Pdl presenta un disegno di legge per amnistia e indulto

Pubblicato il 19 Luglio 2010 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA

Le carceri “scoppiano” per il sovraffollamento, il ministro della Giustizia Angelino Alfano annuncia a più riprese la costruzione di nuove strutture detentive,  e intanto fanno capolino  l’amnistia e l’indulto. Il senatore del Pdl Luigi Compagna  ha infatti presentato un disegno di legge di concessione di amnistia e di indulto proprio per ovviare alla situazione drammatica in cui versano le carceri italiane.

”Dopo l’audizione alla Camera del ministro Alfano al principio della legislatura – sottolinea il senatore Compagna – non si è riusciti finora a varare provvedimenti che rendessero meno disumane le condizioni delle nostre carceri. Esse vivono ormai un dramma che le pone al di fuori di ogni principio della Carta dei diritti dell’uomo”.

Di qui l’esigenza, secondo il parlamentare del Pdl, di ricorrere a quella ”potestà di clemenza”, che il Parlamento aveva a suo tempo pensato di limitare, fissando in una maggioranza di due terzi il quorum necessario alla deliberazione. ”Ho assunto questa iniziativa – spiega Compagna – perche’ di fronte a tanta sofferenza il Parlamento deve essere sollecitato ad un uso ragionevole e non arbitrario della potestà di clemenza prevista nella nostra Costituzione. Mi auguro che, di maggioranza o di opposizione che siano, anche altri colleghi non siano insensibili a queste ragioni”.

L’ultimo indulto risale al 2006. In quella circostanza il provvedimento ottenne una forte maggioranza parlamentare e votarono contro l’indulto solo Alleanza Nazionale e l’Italia dei Valori. Nonostante il consenso, però, non mancarono le polemiche anche perché l’effetto “svuota – carceri” del 2006 si è di fatto estinto nel giro di due anni.

Il ministro Alfano, oltre che sulla costruzione di nuove carceri punta sulle “pene alternative”. Il guardasigilli prevede di eseguire presso un domicilio pubblico o privato, anziché in carcere, la pena detentiva non superiore ai dodici mesi, oppure gli ultimi 12 mesi di una pena superiore. Ma si tratta di un provvedimento studiato solo per tamponare l’attuale situazione di sovraffollamento ed emergenza. Non un cambiamento strutturale, insomma. Il solo che, forse, potrebbe impedire il riformarsi di una nuova emergenza carceri.

Ma sullo “svuota- carceri” il Pdl è più che mai diviso. A Maggio il ministro dell’Interno Roberto Maroni definì l’idea “peggiore di un indulto”. Ora in aula arriva addirittura una proposta per una possibile amnistia. La sensazione è che sul tema manchino idee chiare e unità d’intenti.